Migliora il clima di fiducia di consumatori e imprese: a febbraio, secondo l’Istat, l’indice è aumentato «in misura significativa» per i consumatori, passando da 104,4 a 110,9. Anche per quello delle imprese c’è stato un «deciso miglioramento», da 91,6 di gennaio a 94,9. Il clima di fiducia dei consumatori è al top dal giugno del 2002. Tredici anni fa, in quel mese, l’indice si attestò a 112 punti. Per le imprese, l’indice è al top dal giugno 2011.

Per i consumatori, è aumentato in misura più consistente l’indice per la componente economica (da 111,1 a 130,9) rispetto a quella personale, salita solo lievemente (da 102,2 a 103,7). Secondo l’Istat, i giudizi dei consumatori sono migliorati sia con riferimento all’attuale situazione economica (-73 da -101), sia per le attese (23 da -3). Riguardo le imprese, è migliorato il clima di fiducia di quelle dei servizi (100,4 da 94,9), del commercio al dettaglio (105,3 da 99,4) e della manifattura (99,1 da 97,6), mentre è sceso lievemente quello delle imprese di costruzione (76,6 da 77,4). Nelle imprese manifatturiere migliorano sia i giudizi sugli ordini (-20 da -23) sia le attese di produzione (a 5 da 3). Nelle costruzioni peggiorano le attese sull’occupazione (-18 da -17). Nelle imprese dei servizi migliorano le attese sugli ordini (-1 da -3) mentre resta fermo a -9 il saldo dei giudizi sul livello degli ordini. Nel commercio al dettaglio migliorano sia i giudizi sulle vendite correnti (-5 da -16), sia le attese sulle vendite future (13 da 8).

Segnali positivi sono arrivati anche dalla zona euro. L’indice di fiducia economica nei paesi dell’Eurozona a febbraio si è attestato a 102,1 punti (101,4 punti a gennaio e 102 punti il consenso). Secondo la direzione generale per gli affari economico-finanziari della Commissione europea, nell’area euro l’indice di fiducia delle imprese a febbraio si è attestato a -4,7, in calo rispetto al consenso (-4,5), ma in leggero miglioramento rispetto al dato di gennaio (-4,8 punti). L’indicatore del settore servizi si è attestato a +4,5, in calo dal dato di gennaio a +4,8 e al consenso a +5,5 punti. Il dato definitivo dell’indice di fiducia dei consumatori si è attestato, a -6,7, in rialzo rispetto ai -8,5 punti di gennaio, ma in linea con il consenso.

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