Nel mese di dicembre la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari, secondo una prima stima dell’ANIA, a € 6,4 mld, il 31,3% in più rispetto allo stesso mese del 2013; da inizio anno i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 90,7 mld, in crescita del 47,4% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Considerando anche i nuovi premi del campione delle imprese U.E., pari a € 1,3 mld, in discreto aumento rispetto a dicembre 2013, i nuovi affari vita complessivi nel mese sono stati pari a € 7,7 mld (+30,8% rispetto allo stesso mese del 2013), mentre da inizio anno hanno raggiunto € 106,3 mld, il 44,4% in più rispetto all’anno precedente. Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di dicembre i premi di ramo I afferenti a nuove polizze individuali hanno registrato la crescita più bassa da inizio anno (+7,9%) rispetto allo stesso mese del 2013, a fronte di un ammontare pari a 4,3 mld (il 67% dell’intera nuova produzione emessa). Contenuto rispetto ai mesi precedenti è risultato anche l’incremento annuo dei nuovi premi su polizze di ramo V, pari all’8,5% rispetto a dicembre 2013, per un ammontare di € 227 milioni (il 4% dell’intera nuova raccolta). La restante quota (29%) della nuova produzione vita ha riguardato i premi di ramo III, quasi esclusivamente di tipo unit-linked, che, in linea con i mesi precedenti, hanno registrato una raccolta in forte aumento (quasi triplicata rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) per un ammontare pari a € 1,9 mld. I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, pari a € 240 mln, sono risultati, dopo sei mesi consecutivi di raccolta positiva, in diminuzione dell’1,9% rispetto a dicembre 2013. Si evidenzia, inoltre, che l’88% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 94% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore a quella dell’analogo periodo del 2013 e che il 43% delle imprese (per una quota premi pari al 41%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+47,4%). Da gennaio la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 95% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi da inizio anno diminuirebbe dal 47,4% al 37,0%.