Ogni giorno sulle strade italiane vengono rubati oltre 330 autoveicoli (ben 120.495 nell’intero anno), 13,7 ogni ora. L’attività di prevenzione e contrasto delle Forze dell’Ordine riesce a riportare a casa solo 148 vetture al giorno (in tutto il 2014 54.350).

Di oltre la metà dei veicoli rubati (66.145) si perdono le tracce. Negli ultimi 15 anni è sparito nel nulla un parco auto di 1.177.094. Roma e Napoli sono le città più colpite da questa piaga, seguite da Milano, Catania, Bari, Palermo. Panda, Punto e 500 le auto più rubate. A Roma: allarme Smart, a Milano allerta Range Rover. In crescita l’interesse per i SUV.

Sono questi i principali indicatori che emergono dal “Dossier annuale sui Furti d’Auto 2014”, elaborato da LoJack Italia, azienda leader nel rilevamento e recupero di beni rubati, che raccoglie e analizza i dati forniti dal Ministero dell’Interno sugli autoveicoli (auto, autofurgoni e fuoristrada) e li integra con quelli provenienti dalle elaborazioni e report internazionali sul fenomeno.

L’analisi del trend degli ultimi anni evidenzia il costante calo dei recuperi di auto rubate, giunto dal 56% (123.727 casi) del 2000 alla soglia minima del 45% (54.350, meno della metà del 2000 in termini assoluti) di ritrovamenti di auto rubate lo scorso anno.

Dai dati relativi al 2014 emerge l’istantanea di un fenomeno in continua evoluzione che, a fronte del consolidato calo degli eventi criminali degli ultimi anni, evidenzia, da una parte, le difficoltà delle Forze dell’Ordine (da anni alle prese con i tagli dei fondi dovuti alla spending review governativa) nelle attività di contrasto al redditizio business internazionale dei furti; dall’altra, l’interesse sempre più forte delle associazioni a delinquere ramificate in tutto il Continente per questa attività per cui l’Italia costituisce a livello europeo una delle maggiori fonti di approvvigionamento di vetture da trasportare all’estero (soprattutto verso i Paesi dell’Est, quali Romania, Ucraina, Russia e Lituania), che finiscono per alimentare il mercato delle auto usate o quello dei pezzi di ricambio. L’effetto congiunto di questi due fenomeni ha prodotto un nuovo preoccupante calo dei recuperi di auto rubate a livello nazionale: dalle 56.464 del 2013 alle 54.350 dello scorso anno.

Tabella 1 – I furti e recuperi di auto per Regione 2014

Regioni

Furti 2014

Recuperi 2014

% Recuperi

Abruzzo

1.815

766

42%

Basilicata

396

139

35%

Calabria

4.332

2.319

54%

Campania

22.681

7.602

34%

Emilia Romagna

3.928

3.197

81%

Friuli Venezia Giulia

456

318

70%

Lazio

19.843

5.579

28%

Liguria

909

762

84%

Lombardia

17.008

8.508

50%

Marche

884

621

70%

Molise

326

74

23%

Piemonte

6.888

4.420

64%

Puglia

17.075

7.760

45%

Sardegna

1.658

833

50%

Sicilia

16.781

6.973

42%

Toscana

2.265

1.753

77%

Trentino Alto Adige

176

129

73%

Umbria

521

406

78%

Valle D’Aosta

38

22

58%

Veneto

2.515

2.169

86%

Totale Nazionale

120.495

54.350

45%

 

Elaborazioni LoJack Italia su dati Ministero dell’Interno

Come anticipato, si conferma il calo dei furti (-5%, dai 126.441 del 2013 ai 120.495 del 2014), conseguenza anche della continua crisi di acquisti di vetture nuove (bersaglio preferito dei topi d’auto), dell’invecchiamento del parco auto circolante (quasi 10 mln di vetture sono Euro 0-1-2) e della sua complessiva contrazione (da 37 a 35 mln di unità).

Un’ultima nota riguarda il mercato dei fuoristrada (per la prima volta disponiamo di dati relativi a questo particolare segmento), negli ultimi mesi oggetto di costante attenzione delle organizzazioni a delinquere specializzate nei furti: lo scorso anno ne sono stati rubati 4.713. Gran parte dei veicoli sottratti si concentra in tre Regioni, Lombardia (1.194), Lazio (1.107) e Puglia (699).

Le basse probabilità di recupero di questi veicoli, solo il 32% (contro la media del 45% relativa alle auto), lasciano intendere come le attività criminali si stiano orientando maggiormente proprio su questa tipologia di veicoli dal valore economico decisamente elevato, utilizzando spesso sistemi tecnologici all’avanguardia per appropriarsene e per eludere i controlli alle Dogane. In tale contesto il dato più preoccupante si registra nel Lazio dove le possibilità di ritrovare il proprio fuoristrada rubato scendono addirittura al 17%.

Nell’attuale momento di crisi economica, che ha contribuito in modo significativo a un nuovo consolidamento del fenomeno dei furti di auto”, evidenzia Maurizio Iperti – Amministratore Delegato di LoJack Italia, “il ruolo sociale e operativo di LoJack, al fianco di Forze dell’Ordine e delle vittime, diventa ancora più significativo e strategico. Oggi sono 48.000 le vetture coperte da LoJack (+29% vs 2013) e l’ulteriore crescita nel mercato italiano passa proprio dalla valorizzazione di questa funzione di contrasto contro una piaga criminale particolarmente radicata nel nostro Paese. Senza dimenticare che grazie al nostro supporto di intelligence, oltre ai 1.600 veicoli dotati di LoJack recuperati, sono stati assicurati alla giustizia 160 criminali e ritrovati altri 200 veicoli non equipaggiati con i nostri apparati. Dopo 10 anni di attività, i nostri dispositivi costituiscono un vero e proprio deterrente per i ladri d’auto”.

La piaga dei furti d’auto continua a colpire duro in tutto il Belpaese, ma i dati sulle singole aree geografiche evidenziano zone più critiche in cui crescono le percentuali di rischio per gli automobilisti, mentre i tassi di recupero delle vetture rubate lasciano poche speranze alle vittime delle sottrazioni.

La Campania si conferma la Regione in cui il livello di allerta per il fenomeno è più alto con 22.681 episodi criminali registrati, seguita dal Lazio (19.843), Puglia (17.075), Lombardia (17.008), Sicilia (16.781). Quasi 8 auto su 10 vengono sottratte in queste cinque Regioni.

Analizzando i dati regionali, affiora l’immagine di un Paese ancora una volta spaccato in due: da una parte, tutte le Regioni settentrionali presentano percentuali di recupero più alte della media nazionale (45%), con punte di eccellenze come Veneto (l’86% delle auto sottratte fa ritorno al legittimo proprietario), Emilia Romagna (81%) e Liguria (84%); dall’altra un Centro-Sud in cui le possibilità di tornare in possesso della propria auto sono decisamente più basse, quasi ridotte al lumicino nelle aree più colpite.

In Campania delle oltre 22mila vetture rubate lo scorso anno solo 7.602 sono state oggetto di recupero da parte delle Forze dell’Ordine, nel Lazio addirittura di quasi 3 auto su 4 si sono perse le tracce. Delle 66.145 vetture scomparse lo scorso anno quasi il 50% (29.343) proviene proprio da queste due Regioni.

La chiave di lettura di questi ultimi dati è offerta dal profondo radicamento in queste Regioni di organizzazioni criminali che trovano nelle attività di sottrazione delle auto una delle principali aree di business e che risultano particolarmente abili nel far perdere le proprie tracce subito dopo il colpo.

Le Regioni in cui il furto non rappresenta una vera minaccia, escludendo quelle di più limitata estensione territoriale, sono poche: Trentino Alto Adige con soli 176 casi, Friuli Venezia Giulia (456) e Umbria (521).

Anche lo spaccato su come il fenomeno si declina a livello provinciale lascia emergere evidenze interessanti.

Tabella 2 – I furti e recuperi di auto per Provincia 2014

Provincia

Auto Rubate 2014

Auto Recuperate 2014

% Recuperi

Incidenza sul totale furti

Roma

18.226

4.916

27%

15%

Napoli

16.710

5.899

35%

14%

Milano

9.894

4.358

44%

8%

Catania

7.732

3.661

47%

6%

Bari

7.157

2.996

42%

6%

Palermo

5.652

2.143

38%

5%

Torino

5.574

3.495

63%

5%

Tot. Nazionale

120.495

54.350

45%

59%

Elaborazioni LoJack Italia su dati Ministero dell’Interno

La “città eterna” si conferma meta preferita per i topi d’auto che lo scorso anno qui hanno sottratto ai legittimi proprietari oltre 18mila auto (50 al giorno); primato insidiato da vicino da Napoli (16.710 episodi). A segnare la differenza tra la capitale e il capoluogo campano sono però i tassi di recupero, pur se per entrambe ben al di sotto della media nazionale (45%). Nella provincia romana solo un’auto rubata su quattro ha fatto ritorno a casa, nel 2014 ben 18.226 sono sparite nel nulla.

Nell’area partenopea le possibilità di “riabbracciare” la propria vettura salgono, anche se non di molto: quasi un’auto rubata su tre viene rintracciata dalle Forze Ordine.

 Un vero incubo per le vittime che, dopo la denuncia di rito a Polizia e Carabinieri, raramente assistono a sviluppi positivi e ai quali non resta che avviare un lungo e complesso iter con la propria compagnia assicuratrice. Non è un caso che i costi delle polizze assicurative proprio in questi centri tocchino vette davvero insostenibili per molti automobilisti che spesso rinunciano proprio alla copertura dal furto.

 Sul gradino più basso del podio di questa speciale classifica si conferma Milano con 9.894 furti, seguita da Catania (7.732), Bari (7.157), Palermo (5.652) e Torino (5.574).

Nel capoluogo di Regione siciliano l’andamento del fenomeno appare in controtendenza rispetto al dato nazionale, con una preoccupante crescita del 6% rispetto al 2013; negli altri centri il trend è stabile o in leggero calo.

 Sommando i valori percentuali dei furti registrati in queste 7 province, si raggiunge il 59% del totale nazionale, a dimostrazione di come una buona fetta di questo business criminale insista ancora sui centri metropolitani.

Tra i capoluoghi meno estesi, vanno evidenziate le situazioni critiche registrate in alcune città campane e pugliesi: Caserta (3.042 furti), Foggia (2.951), Barletta-Andria-Trani (2.498) e Salerno (2.396) presentano numeri assoluti di tutto rispetto, ma anche percentuali dei recupero che per Caserta e Salerno scendono al di sotto del 30%.

 La palma della “provincia meno colpita” va a Sondrio, dove si sono registrati solo 27 furti, cui peraltro sono seguiti 16 recuperi, un vero “buen ritiro” per chi non desidera vivere con il timore che gli venga sottratta l’auto. Sotto la soglia di 50 furti/anno si classificano altre 6 province, due delle quali del centro-Italia, il resto del Nord: Verbania (29), Aosta (38), Isernia (32), Gorizia (47), Belluno (44), Oristano (51).

 

Un ultimo riferimento merita il business dei furti di fuoristrada particolarmente radicato all’interno delle province di Roma e Milano, rispettivamente con 1.001 e 777 episodi criminali, il 37% delle complessive 4.713 sottrazioni registrate sul territorio nazionale.

Approfondendo i dettagli dell’analisi del fenomeno nelle province più colpite emergono dati interessanti che evidenziano peculiarità territoriali della piaga furti e fornisco segnali di allerta mirati ai possessori di auto. A seconda della collocazione geografica della provincia, la top ten cambia e non poco. Roma, ad esempio, è la capitale delle sottrazioni di Smart Fortwo: nella città eterna vengono rubate addirittura 1.139 delle complessive 2.446 citycar (ben il 45%)registrate a livello nazionale e solo il 15% viene ritrovato. Un allarme concreto che si unisce a quello per i driver di Range Rover: un terzo di questi fuoristrada (190 su 628) svaniscono sempre dalle strade romane.

Se a Napoli ad essere decisamente preoccupati sono soprattutto gli automobilisti che possiedono modelli FIAT (55% del totale rubato è targato FCA), soprattutto Punto (2.996 furti) e Panda (1.098), a Milano a tormentarsi sono i possessori di 500 (626), Punto (453) e Golf (362), senza dimenticare, anche qui, l’allarme Range Rover. Dal capoluogo meneghino ne sono spariti 239 (dei complessivi 628) nel solo 2014 e ne sono stati riportati a casa solo 23 (10%).

Nelle restanti province di Catania, Bari, Palermo e Torino il trend ripercorre, con piccole variazioni sul tema, il dato nazionale che vede primeggiare, con percentuali anche ben oltre il 50%, l’ex costruttore nazionale: da segnalare che a Catania i furti di Panda toccano quota 1.548 e quelli FCA più in generale il 66%, che da Bari spariscono poco meno di un quinto (101 su 540) dei Qashqai rubati in tutta Italia e che a Palermo e Torino nella speciale classifica degli autoveicoli più ricercati entra anche l’Iveco Daily.