La web reputation per un’impresa deve intendersi in due diverse accezioni. In un senso generale, essa fa riferimento all’immagine che un’impresa trasmette a investitori, fornitori e clienti. Internet è uno dei diversi canali di comunicazione che possono essere utilizzati per definire la propria immagine, con un tratto distintivo», dice Paolo Buccirossi, direttore del Laboratorio di economia, antitrust, regolamentazione – Lear. «In una seconda accezione, la web reputation si riferisce più specificamente alle transazioni economiche che si realizzano tramite la rete. Ciò pone un problema informativo per il consumatore. Quantificare il danno può essere un’operazione complessa. Se si accoglie il senso più generale di web reputation, il danno potrebbe essere identificato con gli investimenti in comunicazione che un’impresa deve effettuare per ristabilire la propria immagine lesa dal comportamento illecito. Se web reputation è intesa nel suo senso più specifico, il danno consiste prevalentemente nel lucro cessante a causa dei mancati acquisti da parte di consumatori scoraggiati o sviati verso altri fornitori. Esistono studi economici che stimano l’impatto negativo dei giudizi negativi sulle vendite on line. Vanno usati con cautela».