Axa ha beneficiato nel 2014 di effetti valutari positivi per compensate le conseguenze di un contesto di bassi tassi di interesse e ha pertanto visto un rialzo dei profitti. 
La seconda maggior compagnia assicurativa europea per capitalizzazione di mercato, che prevede per il 2015 un ulteriore aumento delle voci di redditività grazie all’indebolimento dell’euro contro dollaro Usa e franco svizzero, ha in particolare visto l’utile netto annuale salire da 4,48 miliardi di euro a 5,02 miliardi, al di sotto comunque dei 5,23 miliardi attesi dagli analisti. 
Il direttore finanziario Gerard Harlin ha attribuito l’aumento dei profitti al positivo effetto delle valute, alla maggior efficienza operativa e all’espansione sui mercati emergenti. Harlin ha anticipato la possibilità che tale trend continui anche quest’anno alla luce del continuo deprezzamento dell’euro contro il dollaro Usa, il dollaro di Hong Kong e il franco svizzero e ha ribadito l’intenzione della compagnia francese di proseguire la strategia di espansione in Paesi con economie ad alta crescita. 
“Per il futuro continueremo a diversificare la nostra presenza geografica e il mix delle attività, così come miglioreremo ulteriormente la nostra efficienza operativa, il che dovrebbe aiutarci a registrare buone performance in un contesto di bassi tassi di interesse”, ha aggiunto l’amministratore delegato Henri de Castries. 

il numero uno del gruppo ha sottolineato la fiducia sulla sua futura evoluzione e sul raggiungimento dei target.

“Guardiamo l’avvenire con interesse, serenità e appetito”, ha detto de Castries in un video diffuso dalla compagnia, dicendosi ‘molto ottimista’ sul raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano strategico del gruppo. In particolare, l’obiettivo di riduzione dei costi (1,7 miliardi entro il 2015) è stato quasi raggiunto, con economie già realizzate per 1,6 miliardi (per 300 milioni nel 2014).

“Arriveremo a più di 1,9 miliardi” di risparmi sui costi generali, ha detto de Castries.

Nel 2014 – ha inoltre sottolineato il presidente e a.d di Axa nel corso della conferenza stampa – “tutte le nostre divisioni hanno segnato un aumento dei loro ricavi e abbiamo anche mantenuto la nostra disciplina nel sottoscrivere business redditizio e che consuma poco capitale e nel perseguire una gestione degli asset dinamica. Tutto questo ha contribuito all’ottima performance di Axa in modo duraturo”. Il gruppo nel 2015 conta di investire 450 milioni nella digitalizzazione e ha anche annunciato la creazione di un fondo dotato di 200 milioni di euro per investire nelle start-up innovanti.

Axa, al pari dei suoi concorrenti europei, è stata costretta a fronteggiare l’incertezza dei mercati dell’Eurozona e i bassi tassi di interesse con conseguenti influenze su prodotti di risparmio e gestioni patrimoniali. Per rilanciare le attività la compagnia ha investito in business ad alta crescita e nei mercati emergenti e ha abbandonato alcuni Paesi europei in difficoltà. 
I ricavi nel ramo Vita sono risultati stabili a 55,3 miliardi, mentre nel Danni sono saliti dell’1% a 29,5 miliardi per un fatturato totale in lieve crescita da 91,22 miliardi a 91,99 miliardi. 
Axa, che ha visto l’indice solvency salire dal 221% al 266%, ha infine proposto un aumento del dividendo dagli 81 centesimi per azione dell’anno scorso a 95 centesimi. 
In  occasione della conferenza stampa De Castries ha dichiarato che il gruppo Axa non è particolarmente interessato ad attività di asset management ‘tradizionali’ che potrebbero essere cedute dalle banche popolari italiane. “Sul risparmio gestito possiamo vedere all’esterno, ma non siano particolarmente interessati all’acquisto di strutture di asset management classico”, ha detto.