Sono tre i progetti più innovativi che si sono aggiudicati il podio della prima edizione di Digital On, il contest dedicato ai nuovi trend digitali e alle innovazioni per il business di domani ideato da Aviva in collaborazione con Polihub, l’incubatore gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano.

In poco più di due mesi, l’iniziativa ha raccolto circa 60 progetti in ambito Web, Internet of Things, Big Data e Cloud, provenienti principalmente da professionisti, startupper ma anche appassionati di digital.

Ieri sera, presso il Politecnico di Milano, a seguito di una tavola rotonda alla presenza di rappresentati del mondo dell’innovazione, dell’industria e di quello accademico, sono stati annunciati i vincitori.

Ad aggiudicarsi i premi sono stati tre progetti che spaziano dall’Internet of Things, alla salute e alla sicurezza in auto.

IOOOTA, proposto da Luca Degli Espositi, Roberto Pierpaoli, Riccardo Malatesta, Andrea Previati, Maurizio Pinotti, Alessandro Nones, Michele Totaro e Mirko Falavigna di Bologna.
Il progetto vuole diventare la piattaforma di rifermento per l’analytics degli oggetti connessi nell’Internet of Things. Grazie a questo sistema le aziende possono monitorare in real-time i dati di utilizzo, con un risparmio economico del 75% sui costi sostenuti in analisi e ricerche di mercato. L’utente, invece, tramite un controller unificato (via app), può controllare e gestire tutti i propri oggetti smart.

Health Insurance Telematics Platform, proposto da Dario Melpignano, Luca Bianchi e Massimiliano Cazzaniga di Milano.
Si tratta di una piattaforma di Health Insurance Telematics aperta, che segue un protocollo standard (basata sui risultati del maggiore progetto EU FP7 Pegaso in ambito mobile health), innovativa (tecnologia basata su Neosperience, piattaforma di Digital Customer Experience) e in grado di seguire l’evoluzione dei diversi dispositivi personali e dei servizi.

Coolbox, proposto da Luca Spina e Alessandro Caloggero di Catania.
Tale progetto è la naturale evoluzione delle attuali “black-box” (scatola nera) installate sugli autoveicoli per il monitoraggio di posizione, velocità e altri parametri. Coolbox introduce nuove tecnologie di comunicazione e di gestione di dati multimediali audio e video, con l’obiettivo di prevenire i furti e gli incidenti, ma anche ridurre le frodi assicurative e incrementare la sicurezza del servizio e-call (chiamate di emergenza). Inoltre in caso di furto, grazie a Coolbox è possibile eseguire azioni di contrasto (blocco motore, sirena, ecc.) oppure ritrovare il mezzo.

Tutte le candidature sono state analizzate da una giuria costituita da docenti universitari, top management di Aviva e partner dell’iniziativa (Avanade e DELL Software & Security). I vincitori inizieranno un percorso di collaborazione con Aviva per lo sviluppo e la realizzazione dei progetti. È inoltre previsto un premio speciale per due team (quello del progetto IOOOTA e quello di Anti-fraud incentives, uno dei pitch candidati) – che avranno la possibilità di incontrare il team Digital di Aviva Londra.
Premi speciali anche da Avanade e DELL Software & Security che hanno messo a disposizione rispettivamente uno stage e un pacchetto sicurezza della durata di un anno per una rete da 25 a 50 postazioni. Il vincitore dello stage in vanade è Matteo Puggioni, che ha partecipato al contest con i progetti Busy Next e Frii, mentre ad aggiudicarsi il premio di DELL sono il team di IOOOTA e quello di Coolbox.

“I progetti vincitori sono un esempio di eccellenza – afferma Andrea Amadei, COO di Aviva in Italia. Mi congratulo vivamente con loro e, in generale, con tutti i partecipanti per aver dato prova di originalità e concretezza, proponendo idee in linea con un mercato tecnologico in continua evoluzione. Il digital e l’innovazione sono pilastri fondamentali per Aviva e siamo onorati di aver contribuito con questa iniziativa a incentivare l’enorme potenziale del business di domani”.

Andrea Rangone, Responsabile Osservatori Digital Innovation Politecnico di Milano, commenta:
“Iniziative di questo tipo sono fondamentali per contribuire a far crescere l’ecosistema delle startup digitali in Italia, perché sono finalizzate a creare un ponte concreto tra l’economia più tradizionale e quella nuova, imprenditoriale. Da una parte, abbiamo una grande impresa, che – consapevole di operare in un settore che sarà profondamente trasformato dall’innovazione digitale nei prossimi anni – si apre ai contributi imprenditoriali delle startup, percorrendo concretamente la strada della cosiddetta open innovation. D’altra parte, abbiamo le giovani imprese innovative – appena nate o nella fasi iniziali della loro vita – che possono trarre benefici enormi dall’avere il supporto concreto di imprese grandi e già consolidate sul mercato, benefici a volte più rilevanti dei soldi degli investitori”.