Ventuno compagnie assicurative, riassicurative e broker, inclusi i Lloyd’s e le maggiori europee e nordamericane, hanno creato Oasis, che si definisce una struttura indipendente per il catastrophe modeling.

La struttura è aperta a “chiunque abbia un interesse nella creazione di nuovi modelli di rischio da catastrofe naturale,” secondo quanto affermato nell’annuncio del lancio. É di proprietà dei propri membri ed è un’organizzazione no-profit. É stata creata per “ridurre il costo del modeling, oltre che per fornire trasparenza ed una maggiore flessibilità agli utenti.”

“É chiaramente cruciale per il mercato avere un modello di trasparenza e di scelta. Oasis, una struttura aperta, si aggiunge chiaramente all’insieme delle conoscenze e fornisce scelta al mercato”, ha affermato Tom Bolt, direttore del Performance Management di Lloyd’s.

Dickie Whitaker, direttore del progetto Loss Modelling Framework di Oasis, ha affermato che Oasis permette agli utenti di avere una propria visuale del rischio. “Come molte app hanno rivoluzionato gli smartphones, così Oasis può rivoluzionare il mercato dei catastrophe models,” ha affermato.

Oasis è stato creata per operare come un insieme di componenti plug-and-play (tecnicamente, servizi web), che possono essere sviluppati da qualsiasi membro, per incontrare molti e differenti bisogni.

Secondo i partecipanti, i benefici potenziali per il settore assicurativo includono:

–                     una migliore selezione informata del rischio, del pricing e di allocazione del capitale;

–                     una negoziazione riassicurativa più concentrata;

–                     supporto della conformità normativa;

–                     una scelta più ampia, una maggiore trasparenza e costi ridotti di modelling.

“L’Oasis Framework rivela le incertezze nel pricing e nell’adeguatezza patrimoniale, seguendo le variazioni dei dati del modello e del portfolio e i calcoli stessi. Il quantitativo approfondisce quello che non sappiamo ma che ci aiuterà a prendere decisioni più informate,” ha affermato Peter Taylor, direttore tecnico di Oasis.

Apparirebbe estremamente flessibile, in quanto i membri possono inserire nella struttura i propri modelli di rischio, e possono anche invitare gli altri, come le compagnie riassicurative, per farli funzionare. Sono anche in grado di creare modelli per la vendita o per la licenza ad altri utenti.

Secondo la nota, all’inizio sarà disponibile un numero di modelli commerciali, inclusi quattro per le inondazioni, (due per la Gran Bretagna più l’Australia); tre per i terremoti (USA, Nord Africa e Medio Oriente), uno per gli tsunami della Cascadia e uno per gli incendi boschivi del Brasile.

Anche se il settore assicurativo dovrebbe essere il principale utente di Oasis, la struttura può essere utile anche agli altri interessati di catastrofi naturali, inclusi i risk manager delle grandi corporazioni, i governi, e gli organismi intergovernativi.

Nel 2014 il costo della collaborazione, che è ora aperta a tutti, ammonta a 20.000 sterline, cifra che dovrebbe ridursi sostanzialmente con il tempo.