Munich Re ha chiuso il quarto trimestre con una crescita sostanziale dei risultati finanziari che ha consentito di superare i target interni e di aumentare il dividendo proposto a valere sul 2013.
Sulla base dei dati preliminari, l’utile netto trimestrale del colosso delle riassicurazioni si è attestato a 1,2 miliardi di euro circa, più del doppio rispetto ai 480 milioni di un anno fa e di molto al di sopra dei 918 milioni previsti dagli analisti.
Munich Re ha però assistito ad una nuova flessione delle tariffe dei contratti in scadenza dell’1,5% in media. La pressione sui prezzi continuerà anche ad aprile e luglio, quando sarà rinnovata la maggiore parte delle polizze per calamità naturali, ha precisato la compagnia.
L’incremento dell’utile è dovuto principalmente ad un tax rate molto più basso determinato da un ricalcolo delle imposte pagate negli anni precedenti e dal differimento di perdite fiscali della controllata statunitense. Munich Re ha però beneficiato anche di una forte riduzione dei sinistri per disastri ambientali e dalla sblocco di riserve per risarcimenti accumulate nel passato.
L’intero 2013 si è chiuso con un utile netto circa 3,3 miliardi di euro, al di sopra del target di 3 miliardi indicato dai vertici. “Vogliamo che i nostri azionisti beneficino del buon andamento del gruppo: l’aumento del dividendo a 7,25 euro per azione è un’ulteriore conferma della nostra politica dei dividendi attraente e affidabile”, ha affermato l’amministratore delegato Joerg Schneider.
Muniche Re, che sull’esercizio 2012 ha pagato una cedola di 7 euro, ha inoltre visto l’utile operativo del trimestre scender del 19% a 1,3 miliardi di euro, in parte a causa di un contributo più debole del risultato degli investimenti di gruppo, a sua volta diminuito del 9% a 2,2 miliardi, comunque al di sopra degli 1,85 miliardi del consenso. In calo anche i premi lordi, in flessione da 12,9 miliardi a 12,5 miliardi.
La compagnia tedesca pubblicherà i dati definitivi sul trimestre e sul 2013 il 20 marzo prossimo, quando è previsto che fornisca anche le guidance sul 2014 e un aggiornamento su ulteriori piani di buy-back.