Di Andrea Di Biase

Allianz, prima compagnia assicurativa europea, ha chiuso il 2013 con un utile netto in aumento del 14,6% a 6 miliardi da 5,2 miliardi l’anno prima e con ricavi consolidati a un nuovo livello record di 110,8 miliardi (+4,1% annuo) da 106,4 miliardi nel 2012. È quanto ha annunciato il gruppo con sede a Monaco di Baviera sulla base di dati preliminari.

Grazie ai «buoni risultati» raggiunti l’anno scorso, la compagnia assicurativa ha deciso di aumentare il dividendo per il 2013 del 18%, portandolo a 5,3 euro per azione da 4,5 euro l’anno prima. L’utile operativo è migliorato nell’esercizio del 7,8% a 10,1 miliardi (9,3 miliardi nel 2012) e il coefficiente di solvibilità si è portato a fine 2013 al 182%, un aumento di un punto percentuale rispetto al 181% di inizio anno. Per quanto riguarda l’esercizio in corso il ceo diAllianz, Michael Diekmann, prevede di chiudere il 2014 con un utile operativo «di 10 miliardi, con un margine di errore di 500 milioni in più o in meno». Lo scenario si conferma «difficile anche quest’anno», ha affermato Diekmann, «ma la nostra performance a tutt’oggi dimostra che siamo ben posizionati con la nostra strategia su tre segmenti».

Nel corso della presentazione dei risultati, una particolare attenzione è stata riservata alle attività italiane dove, alla luce della fusione tra Unipol e Fondiaria-Sai, il gruppo Allianz ha perso il ruolo di secondo operatore del settore dietro alle Generali, ma ha comunque registrato un ampliamento della base clienti su base organica. Non per niente Diekmann è stato prodigo di elogi per la divisione italiana. I risultati ottenuti da Allianz in Italia «dimostrano come si possa avere successo anche in condizioni difficili» grazie «agli sforzi dei collaboratori, a un management eccellente e al coraggio dell’innovazione», ha detto Diekmann, citando l’Italia proprio come esempio di successo che può essere trasferito in altri Paesi. Il successo delle iniziative avviate in Italia, ha continuato Diekmann, «sarà trasferito anche in altri Paesi». Il ramo assicurativo in Italia, ha ricordato Diekmann, «ha dovuto affrontare grossi cambiamenti a causa della recessione e dei cambiamenti normativi». Il mercato italiano «è in calo ed è esposto a una pesante concorrenza sui prezzi». Allianz Italia ha avviato tutta una serie di misure a questo riguardo e il risultato sono i progressi sul fronte delle quote di mercato e della clientela nel segmento Danni come in quello Vita. Nel solo ramo dell’Rc auto, Allianz ha guadagnato «il 6,4% in termini di clienti e la quota di mercato è aumentata di oltre 2 punti percentuali al 13%» anche grazie agli sforzi avviati nelle nuove tecnologie. Dall’introduzione nel 2012 del nuovo sistema FastQuote, con i quale si può ottenere un’offerta di polizza su Internet o via Sms con pochi dati, sono state inviate oltre 6,7 milioni di offerte a clientela potenziale e sono state concluse oltre 136mila polizze, ha annunciato Diekmann.

Il gruppo assicurativo tedesco ha anche aumentato il portafoglio in titoli di Stato italiani portandolo al 31 dicembre 2013 a 28,8 miliardi rispetto ai 26,1 miliardi un anno prima. In totale, il gruppo ha in portafoglio titoli di Stato per 179,6 miliardi (177,4 miliardi nel 2012), in buona parte concentrati sui principali Paesi dell’Eurozona. Al primo posto in portafoglio i titoli di Stato francesi, in forte crescita su base annua, a un totale di 33,9 miliardi, seguiti da quelli tedeschi stabili intorno a 29,1 miliardi e terza l’Italia. (riproduzione riservata)