“Non credo faremo un nuovo patteggiamento. La mia cliente allo stato non sembra voler reiterare la richiesta”, ha dichiarato l’avvocato Lucio Lucia, difensore di Jonella Ligresti, a margine dell’inizio del processo all’ex presidente di Fondiaria-Sai, accusata di manipolazione del mercato e falso in bilancio aggravato.

Il Gip del tribunale di Torino Sandra Recchione ha infatti respinto, il 28 gennaio scorso, la proposta di patteggiamento a tre anni e quattro mesi e una multa di 30mila euro, che aveva trovato l’accordo della procura.

La difesa aveva poi indicato che la figlia di Salvatore Ligresti avrebbe ritentato la strada del patteggiamento, mentre ora l’ipotesi sembra tramontata.

“La mia cliente non ha piacere di trovarsi in questa situazione. Ma deve farsene una ragione e si difenderà nel processo”, ha continuato il legale, parlando di una ‘situazione inusuale e difficile’ per Jonella Ligresti dopo il rigetto dell’istanza di patteggiamento.

L’avvocato Lucio Lucia ha anche preannunciato che chiederà lo spostamento del processo a Milano: “Siamo profondamente convinti che il processo debba essere celebrato al tribunale di Milano, che è il giudice naturale in questo caso”, aggiungendo che comunque in caso dovesse restare a Torino (come quello principale a Salvatore Ligresti e agli ex amministratori di Fonsai Emanuele Erbetta, Fausto Marchionni e Antonio Talarico), una riunificazione è normale, perché ‘è impensabile fare tre processi distinti”.

Il terzo procedimento a cui ha fatto riferimento il legale è quello che si trova ancora in fase di udienza preliminare a carico di Paolo Ligresti, fratello minore di Jonella, e altre otto persone, tra cui sindaci, revisori e attuari di Fonsai, la cui prossima udienza e’ fissata per il 5 marzo.