Secondo un nuovo report pubblicato da Finaccord, il numero totale degli espatriati nel mondo ammontava a circa 50.5 milioni nel 2013. Dal 2009 la cifra è cresciuta ad un tasso annuale media del 2,4%, dati i circa 46.0 milioni di espatriati da quell’anno. Entro il 2017, Finaccord prevede che il numero raggiungerà circa 56.8 milioni.

La ricerca di Finaccord mostra che la popolazione totale espatriata nel mondo è cresciuta anche in termini relativi. Nello specifico, la percentuale nel mondo della popolazione espatriata è aumentata dallo 0,68% nel 2009 allo 0,72% nel 2013 ed entro il 2017 dovrebbe aumentare fino allo 0,77%. In aggiunta, anche la misura relativa della popolazione espatriata dentro la totale popolazione immigrata nel mondo, come definita da UN, è crescita dal 21,2% nel 2009 al 21,8% nel 2013, e dovrebbe aumentare ulteriormente fino a 23,4% entro il 2017.

“La mobilità globale è aumentata significativamente nell’ultimo decennio e gli espatriati costituiscono un mercato vasto e diversificato,” ha commentato Tobias Schneider, consulente di Finaccord. “Per descrivere completamente questo mercato, Finaccord ha prodotto la prima analisi completa e standardizzata degli espatriati nel mondo che ne fornisce una segmentazione consistente. Secondo questa analisi, la maggioranza degli espatriati nel 2013 erano classificabili come lavoratori individuali (73,6%) seguiti dagli studenti (8,8%), dagli espatriati in pensione (3,7%) e dai trasferiti all’interno di una società (1,0%), con la proporzione di altri espatriati (definiti come coniugi e figli disoccupati) che costituisce il restante 12,8%.”

In aggiunta, Finaccord prevede che tra gli espatriati nel mondo gli studenti costituiranno la categoria a più rapida crescita tra il 2013 e il 2017, aumentando ad un tasso annuale medio del 3,6%, seguiti dai lavoratori individuali (3,2%), dagli espatriati in pensione (2,9%), dai trasferiti all’interno di una società (2,8%) e da altri espatriati (2,3%).

Tra trenta importanti paesi di destinazione indagati, l’Arabia Saudita ha ospitato il maggior numero di espatriati nel 2013, seguita dagli Emirati Arabi Uniti e dagli Stati Uniti, mentre la più piccola popolazione di espatriati era residente in Polonia, seguita da Portogallo e Svezia. L’Arabia Saudita aveva anche la maggiore popolazione espatriata come percentuale della sua totale popolazione immigrante, il 98,4% mentre gli espatriati hanno costituito la maggiore percentuale della popolazione totale nel Qatar, lo 70,9%. Nel frattempo, tra i 25 maggiori paesi di origine degli espatriati, l’India ha generato di gran lunga il maggior gruppo di espatriati residenti all’estero nel 2013, seguita dalla Cina e dal Regno Unito.

“Il numero degli espatriati negli Stati Arabi del Golfo- principalmente lavoratori individuali provenienti dai paesi asiatici- è aumentato ad un ritmo incredibile negli ultimi anni in quanto queste economie sono fortemente dipendenti dall’afflusso di lavoratori,” conclude Tobias Schneider. “Al contrario, in altri paesi, come nel Regno Unito e negli Stati Uniti, gli studenti internazionali costituiscono comparativamente una grande proporzione della popolazione totale espatriata mentre la Spagna attira ancora molti espatriati in pensione, anche se questo numero è diminuito dall’inizio della crisi finanziaria, nel 2008”.