Multa Consob monstre da 4,5 milioni di euro al finanziere Alessandro Proto e alle due società a lui riconducibili- la svizzera Pa group sa e la londinese Proto Organization Ltd – per manipolazione informativa del mercato su 12 società quotate a Piazza Affari.

Si tratta di ‘false informazioni’ su acquisti che non sono ‘mai stati realmente effettuati’ di azioni Tod’s, Fiat, Mediaset, Unicredit, Mediobanca, Assicurazioni Generali, Fondiaria Sai, Rcs, Gruppo L’Espresso, Mps, Telecom Italia Media e IlSole24Ore, annunciati da Proto in “un arco temporale particolarmente ampio, dal dicembre 2010 al gennaio 2013”, “mediante il rilascio di un considerevole numero di comunicati stampa e di dichiarazioni, riprese dai principali quotidiani nazionali”.

E’ quanto si legge nel bollettino Consob, che ha accertato il comportamento ‘doloso’ di Proto. La Commissione spiega che “Alessandro Proto, Pa group sa e Proto organization Ltd non hanno fatto pervenire deduzioni difensive”.

Al finanzierie che era già stato sanzionato per 400.000 euro per ostacolo all’attività di vigilanza è stata comminata anche l’interdizione dalle cariche per 28 mesi.

Il finanziere annuncia ricorso: “sicuramente faremo ricorso ed avendo piena e totale fiducia nella magistratura italiana sono sicuro che la verità verrà fuori”, spiega Proto.

“Chi mi ha comminato questa multa deve avermi scambiato per un’altra persona o forse si sono lasciati prendere la mano dal film di Scorsese ‘Il lupo di Wall Street’. Mai nella storia della finanza italiana era stata comminata una sanzione cosi alta senza alcun riscontro tangibile”, conclude Proto.

Le dichiarazioni pubbliche rilasciate da Proto  e i comunicati stampa emessi dalle società a lui riconducibili sono stati “diffusi nell’ambito di un disegno unitario volto illecitamente a procurare vantaggi all’attività’ professionale svolta dal medesimo e dal gruppo Proto Organization” e contenevano ‘informazioni false, suscettibili di fornire indicazioni false e fuorvianti” in merito agli assetti proprietari di 12 società quotate su Mta, “aventi una particolare rilevanza nell’ambito del sistema finanziario nazionale”.

Oltre agli annunci sul “preteso ingresso da parte di società del Gruppo Proto Organization o di non meglio specificati investitori privati riuniti da Alessandro Proto Consulting sa e Proto Organization Ltd” nelle quotate, Consob si riferisce alle comunicazioni relative ad ulteriori futuri acquisti di partecipazioni nelle medesime società quotate, circa la cui effettiva conclusione non è stata fornita in seguito alcuna informazione.

Nel dettaglio, si tratta delle proposte di acquisto, effettuate tra il 3 maggio 2012 e il 21 dicembre 2012, delle intere partecipazioni detenute da: Generali in Rcs (3,957%); Sator e Palladio Finanziaria in Fonsai (3,01%); Fondazione Monte dei Paschi in Mps (37,56%); Edizione srl e Diego Della Valle in Rcs, rispettivamente col 5,1% e l’8,695%.

La Commissione spiega inoltre che risulta integrato anche il requisito della suscettibilità delle dichiarazioni rese a fornire indicazioni false e fuorvianti in merito alle azioni oggetto degli annunci, in quanto idonee ad incidere sulle decisioni di investimento o disinvestimento dei partecipanti al mercato. In tal senso depongono le già richiamate modalità di realizzazione dell’illecito, posto in essere da un soggetto che, nell’accreditarsi – attraverso la diffusione di informazioni false – come un professionista del settore finanziario a cui i partecipanti al mercato avrebbero potuto attribuire credibilità, ha tenuto un comportamento idoneo a produrre aspettative di rialzi dei prezzi delle azioni oggetto delle dichiarazioni.

In merito al dolo, l’autorità sottolinea che “le modalità e la tempistica che hanno caratterizzato la condotta depongono nel senso che la diffusione delle informazioni false e suscettibili di fornire indicazioni false e fuorvianti, in merito alle azioni emesse dalle già citate società sia stata compiuta nella piena consapevolezza sia della falsità, sia della predetta idoneità delle informazioni diffuse”.