Cariparma ha chiuso il 2013 con un utile netto pari a 150 mln euro, in crescita del 70% (al netto della plusvalenza incassata nel 2012 derivante dalla cessione della società assicurativa Ca Vita) rispetto all’anno scorso.
La raccolta diretta, spiega una nota contenente i risultati provvisori dell’esercizio 2013, registra una crescita dell’1% attestandosi a 36,6 mld, la raccolta gestita è di 19,1 mld (+10% a/a), la massa amministrata di 87,5 mld, mentre le sofferenze nette sugli impieghi si attestano al 2,5%. Il Cost/Income ratio è al 59,6% grazie alle azioni strutturali di contenimento dei costi (-15% a/a), il Roe al 3,3%, il Core Tier 1 al 10,3%, il Tier 1 al 10,8% mentre il Tier Total al 13,3%. Gli impieghi Clientela sono pari a 36,5 miliardi (+4% a/a). La gestione operativa è di 669 milioni (+20% a/a), i proventi operativi netti sono di 1,657 mld mentre gli oneri operativi di 988 mln. Il patrimonio netto del gruppo si attesta a 4,6 mld. Il costo del rischio evidenzia un moderato incremento (+3% a/a); il Gruppo ha proseguito nell’applicazione di politiche di copertura prudenziali e coerenti con le raccomandazioni del Regolatore. I livelli di copertura dei crediti deteriorati, pari al 40%, si confermano a livelli tra i più elevati del sistema bancario italiano: in particolare, la copertura delle sofferenze è pari al 56%. L’incidenza delle sofferenze sui crediti netti è pari al 2,5%.
Per quanto riguarda Banca Popolare FriulAdria evidenzia un risultato netto di 29 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto all’anno precedente (+50%) grazie alla solida gestione operativa: proventi in crescita (+1%) e costi in contenimento (-14%). Il costo del credito, in moderato aumento (+7%), si attesta a 101 punti base. Cassa di Risparmio della Spezia in continuità con i buoni risultati realizzati nel 2012, registra nell’anno un risultato netto pari a 14 milioni di euro, in crescita del 23% rispetto all’anno precedente, grazie alla messa a regime della rete commerciale. In aumento il risultato della gestione operativa (+19%), grazie alla crescita dei proventi clientela e al contenimento dei costi ordinari. Costo del credito adeguato ai criteri prudenziali raccomandati dalla Banca d’Italia.
“Abbiamo sostenuto l’economia reale nel 2013 e continueremo a supportare le famiglie e le aziende italiane e ad investire anche nel 2014 – ha dichiarato Giampiero Maioli, ceo del Gruppo Cariparma Credit Agricole e Senior Country Officer del Gruppo Agricole in Italia. I risultati del Gruppo Cariparma Credit Agricole fanno leva su una posizione commerciale e patrimoniale solida, ancor più rafforzata dalle importanti sinergie con le società prodotto di Credit Agricole presenti in Italia, dall’asset management, alle assicurazioni, al credito al consumo, all’investment banking.”