di Andrea Di Biase

Imco e Sinergia, le due società immobiliari della famiglia Ligresti dichiarate fallite lo scorso 14 giugno, finiscono nel mirino del commissario ad acta di Fondiaria-Sai, Matteo Caratozzolo.

Secondo quanto appreso da MF/Milano Finanza, nei giorni scorsi l’Ivass, con delibera del direttorio allargato di Banca d’Italia e provvedimento firmato dal governatore Ignazio Visco, ha accolto la richiesta di proroga avanzata dal commissario diFonSai, concedendogli ulteriori 45 giorni, rispetto alla scadenza del 31 gennaio, per ultimare il lavoro di analisi e avviare le azioni risarcitorie nei confronti dei soggetti coinvolti in operazioni con parti correlate che hanno danneggiato il gruppo assicurativo. Tra questi, oltre a Salvatore Ligresti e ai suoi figli, ad alcuni ex amministratori e manager di FonSai e di sue controllate, ci sarebbero anche alcune società che, sulla base del lavoro di ricostruzione effettuato da Caratozzolo e dai suoi consulenti, avrebbero ottenuto un ingiusto profitto ai danni del gruppo assicurativo.
Tra queste figurano anche Sinergia e Imco, le due società per le quali le banche creditrici, coordinate daUnicredit, stanno predisponendo un piano di concordato fallimentare, condizionato, oltre che al via libera del Tribunale di Milano, anche all’ok di Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano ad alcune modifiche al progetto scientifico Cerba.

Entro il prossimo 10 febbraio Caratozzolo dovrebbe depositare presso la sede diFonSai la relazione illustrativa sulle azioni risarcitorie in vista dell’assemblea della compagnia che dovrebbe tenersi entro il 15 marzo. Il provvedimento dell’Ivass prevede infatti che entro il 17 marzo il commissario concluda il lavoro, senza possibilità di ulteriori proroghe. Entro quella data, dunque, i soci di FonSai dovranno aver deliberato in merito alle azioni di responsabilità e lo stesso dovranno fare quelli di Milano Assicurazioni e quelli di altre sette società non quotate appartenenti al gruppo assicurativo che negli anni scorsi sono state coinvolte nelle operazioni con parti correlate. L’esito delle assemblee sembra essere tuttavia scontato, ad eccezione che per quella di FonSai, nell’ambito della quale il commissario ad acta si limiterà a proporre ai soci, a partire da Ugf, di procedere all’azione legale nei confronti dei soggetti individuati. Per tutte le altre società chiamate a deliberare, invece, Caratozzolo, sulla base della normativa, agirà anche in qualità di socio: di maggioranza per Milano Assicurazioni e detentore del pacchetto del 100% per le altre società non quotate del gruppo danneggiate dalle operazioni finite sotto la lente del commissario. L’incertezza relativa all’esito dell’assemblea di FonSai è legata anche al tema delle manleve concesse da Unipol agli ex amministratori e sindaci in carica negli ultimi cinque anni (2007-2011), ad eccezione dei Ligresti. L’accordo, modificato il 25 giugno, prevede che Ugf, attualmente primo azionista di FonSai, non voti a favore di eventuali azioni di responsabilità nei confronti di amministratori e sindaci.

Intanto l’affaire FonSai è finito anche sotto la lente del Fondo monetario internazionale. Nei giorni scorsi gli ispettori dell’Fmi avrebbero incontrato alcuni soggetti coinvolti nella vicenda, tra cui lo stesso commissario ad acta, per avere un quadro aggiornato della situazione. (riproduzione riservata)