di Anna Messia

Oggi sarà l’ultimo giorno di lavoro per il presidente della Covip, Antonio Finocchiaro, che ha portato a termine il mandato senza però che il governo sia riuscito a nominarne il successore. La designazione della professoressa Fiorella Kostoris alla guida della commissione che controlla i fondi pensione, avvenuta con un decreto del Consiglio dei ministri alla vigilia di Natale, per trasformarsi in nomina avrebbe infatti avuto bisogno di un altro passaggio in Cdm. Ma dopo che il Parlamento (il cui voto non era vincolante, ma ovviamente politicamente importante) si è astenuto (i deputati hanno lamentato la mancata condivisione della designazione), il governo ha deciso di mettere in stand by la nomina. Così a prendere le redini della Covip sarà ora il commissario che da più anni lavora nella commissione, ovvero Giuseppe Stanghini, che potrà occuparsi esclusivamente della gestione ordinaria. Per di più con una governance che potrebbe paralizzare di fatto l’attività. Oltre a Stanghini a gestire la Covip c’è infatti solo un altro commissario, Rino Tarelli. I due hanno sempre lavorato in totale accordo ma, se mai dovessero trovarsi in contrasto, sarebbe un faccia a faccia e non ci sarebbero i numeri per sbloccare l’impasse. Non solo; il nuovo governo non potrà aspettare troppo tempo per nominare un nuovo presidente Covip, visto che anche Stanghini terminerà il proprio mandato a marzo e potrà essere prorogato al massimo fino al 12 maggio. Dopodiché resterebbe il solo Tarelli. (riproduzione riservata)