di Paolo Bozzacchi  

Eliminare gli ostacoli giuridici al commercio internazionale dei prodotti assicurativi. Questo l’obiettivo della Commissione Ue che ha creato in settimana un gruppo di esperti incaricato di accertare in che misura le differenze normative tra paesi membri impediscono la distribuzione e l’uso transfrontaliero dei prodotti assicurativi da parte delle imprese e dei consumatori. Ad esempio, un cittadino che si trasferisce in un altro Paese membro dell’Unione europea per motivi di lavoro potrebbe essere costretto a stipulare una nuova assicurazione auto, o avere difficoltà a far riconoscere i diritti acquisiti nel quadro di un piano pensionistico privato sottoscritto nel paese di precedente residenza. Anche le imprese con succursali in diversi Paesi Ue sono spesso costrette a sottoscrivere varie polizze a condizioni diverse in ogni paese, invece di un’unica polizza a copertura di tutti i loro beni. Il gruppo di esperti della Commissione europea presenterà i risultati del proprio lavoro entro fine anno, in occasione del ventennale della creazione del mercato unico, che costituisce il fondamento del commercio internazionale interno all’Unione europea. Tuttavia il cammino dell’armonizzazione delle norme Ue in materia di assicurazioni in Europa appare ancora lungo, visto che appena lo 0,6% dei premi nel settore auto e il 2,8% dei premi nel settore immobiliare riguardano clienti di altri Paesi Ue rispetto al luogo di sottoscrizione dei contratti. Il lavoro del gruppo di esperti della Commissione europea si concentrerà sulle assicurazioni auto e viaggi (quelle che vanno per la maggiore nell’Unione europea) e su quelle del ramo vita, che possono fungere anche come pensioni private. L’analisi rientra nel quadro dell’agenda dedicata a pensioni adeguate, sicure e sostenibili annunciata dalla Commissione europea nel 2012. Il gruppo di esperti si riunirà con cadenza mensile e riferirà in merito ai risultati dell’esame a fine anno. La base di lavoro del gruppo è rappresentata dal Libro Verde sulle opzioni possibili in vista di un diritto europeo dei contratti per i consumatori e le imprese presentato dalla Commissione in collaborazione con i portatori di interessi nel campo assicurativo lo scorso anno.