Il gruppo Generali ribadisce di non avere intenzione di sciogliere anticipatamente la joint venture con il gruppo ceco Ppf. «Abbiamo deciso di andare fi no alla fi ne. Lo abbiamo detto pubblicamente da una parte e dall’altra e quindi manteniamo questa linea», ha dichiarato l’amministratore delegato del Leone, Giovanni Perissinotto, a margine di un incontro a Milano. Quanto alla progressiva riduzione della quota detenuta in Generali dal patron di Ppf, Petr Kellner, che ha suscitato ipotesi di uno scioglimento anticipato della joint venture con il Leone, Perissinotto ha detto che «non c’è nulla di nuovo su Kellner. Abbiamo detto che defi niremo i rapporti tra la nostra società e la sua, Ppf, nella seconda parte del 2014». L’a.d. ha quindi escluso la possibilità dell’esercizio anticipato della put rispetto a quella data. Quanto alla politica aziendale, Perissinotto ha poi sottolineato che, nonostante la crisi, nel 2011 il gruppo Generali «ha mantenuto invariati i livelli di occupazione nel mondo, con un aumento dello 0,7% in Italia». «Anche in periodi difficili, come quello che stiamo attraversando, abbiamo mantenuto salda l’occupazione anche in occasione delle numerose acquisizioni e riorganizzazioni del gruppo, che hanno segnato la nostra storia; non abbiamo mai proceduto a licenziamenti », ha affermato Perissinotto, sottolineando come le persone che lavorano nel gruppo siano un valore per la compagnia. L’a.d. ha poi ribadito le strategie di sviluppo sostenibile tradizionalmente perseguite dal gruppo. «Sono convinto che, se in questi anni di crisi fi nanziaria ed economica globale siamo riusciti a tenere la rotta, mantenendo la fi ducia dei nostri clienti e degli investitori, non è perché abbiamo adottato nuovi codici o nuove politiche sostenibili, ma perché le abbiamo sempre avute e siamo stati capaci di resistere alle spallate dei mercati e alle tentazioni del profi tto, a tutti i costi e subito, per continuare sulla nostra strada».