Secondo gli analisti tramonta lo spettro di un aumento di capitale per le Generali. Ieri a Piazza Affari il titolo del Leone di Trieste ha guadagnato il 4,12% a 12,39 euro, in un listino piatto, dopo due report di Bank of America Merrill Lynch e di Equita. Secondo la banca Usa, che ha alzato il giudizio sulla compagnia a neutral e il target price da 12,8 a 13 euro, il calo dei rendimenti dei Btp e i criteri di calcolo di Solvency contenuti nel decreto Milleproroghe mettono Generali «in una posizione decisamente più che confortevole» con un patrimonio in eccesso di almeno 2,4 miliardi. Grazie a questi fattori positivi si diradano le ombre sulle ipotesi che il Leone debba ricorrere a un aumento di capitale. Secondo gli analisti di Equita, che ha confermato il buy con target price a 14,4 euro, «il titolo è stato pesantemente penalizzato dalle preoccupazioni per un aumento di capitale, che noi riteniamo improbabile anche grazie ai benefici del Milleproroghe attualmente in fase di conversione». Il decreto consente infatti di tenere i titoli di Stato al valore di carico e deve essere convertito entro il 27 febbraio. Sono state ridotte le stime di utile netto 2011-2012, con un target price abbassato da 15 a 14,4 euro. Gli analisti di Mediobanca Securities, infine, hanno confermato il rating outperform, sottolineando che lo storico premio con cui il titolo ha trattato rispetto ai competitor oggi non esiste più.