Un’opa di Axa su Fondiaria-Sai, capace di scompaginare i piani di Unipol e dei grandi creditori della compagnia dei Ligresti (Mediobanca e Unicredit), difficilmente la vedremo. Sebbene ancora qualche giorno fa, con le quotazioni della compagnia guidata da Emanuele Erbetta ai minimi storici, un blitz da parte di un soggetto estero (sia questo un grande gruppo assicurativo come Axa o uno o più fondi Usa) era almeno sulla carta possibile, il forte rialzo registrato nell’ultima settimana dalle azioni FonSai sembra abbia fatto diventare troppo costosa un’operazione di questo tipo, che incontrerebbe tra l’altro anche l’opposizione di buona parte dell’establishment italiano. Secondo fonti di mercato, infatti, dietro al rally del titolo Fondiaria-Sai non ci sarebbe alcuno scalatore occulto e nemmeno coloro che scommettono sul valore di un eventuale diritto di recesso legato alla fusione a quattro programmata da Unipol (che in linea di principio potrebbe valere solo per gli azionisti di Premafin). A spingere in su le azioni della compagnia presieduta da Jonella Ligresti sarebbero state invece quelle che in gergo vengono chiamate le mani amiche: società di gestione del risparmio, fondi e sim, considerate vicine alle banche che stanno curando l’operazione. Queste sarebbero intervenute a sostegno delle quotazioni, sia per rendere più difficili le condizioni di una scalata, che oggi appare ancor meno concreta, quanto per rendere più appetibile il titolo al momento del lancio dell’aumento di capitale, grazie alla possibilità poi di applicare ai titoli di nuova emissione uno sconto maggiore. Non per niente nelle ultime sedute anche Unipol, che dovrà lanciare anch’essa un’importante ricapitalizzazione, ha visto il proprio titolo riprendersi dai minimi. Ciò che invece sembra molto più probabile è che Axa, piuttosto che muovere sull’intera FonSai, aspetti l’esito della fusione con Unipol per fare incetta degli asset che il nuovo gruppo dovrà cedere in ottemperanza alle norme Antitrust. Difficile però dire quale sia il perimetro delle attività che la nuova compagnia deciderà di cedere. Anche se è possibile che nell’ambito della fusione a quattro (Premafin, FonSai, Milano Assicurazioni e Unipol Assicurazioni) possano essere individuati gli attivi da conferire in una nuova società destinata alla cessione. Quando ciò accadrà è possibile dunque che Axa sarà in pole position.