In una lettera aperta all’Unapass, lo Sna, ha spiegato per quale motivo ha deciso di non partecipare al fermo delle agenzie che la seconda associazione sindacale degli agenti assicurativi aveva indetto per lo scorso 8 febbraio «Abbiamo apprezzato l’invito dei colleghi Unapass all’iniziativa convegnistica e alla relativa serrata», dichiara Giorgia Pellegrini, vice presidente del Sindacato nazionale agenti di assicurazione. «Ma sin da quando il governo ha confermato la propria intenzione di emanare il decreto Cresci-Italia nella forma che oggi conosciamo, lo Sna ha attuato con immediatezza e determinazione una linea di intervento basata sulla diplomazia e sul confronto politico- istituzionale». Questo atteggiamento ha prodotto sin da subito effetti positivi, dato che nelle ultime settimane si sono susseguiti gli incontri praticamente senza interruzione: audizione formale presso la X Commissione Industria del Senato (quella competente sul dl), presso il Mi.S.E., presso l’Antitrust, convocazione presso l’Isvap (per partecipare al tavolo tecnico di confronto sulle liberalizzazioni), audizione presso la IX Commissione per la verifica dell’andamento dei prezzi e per il controllo della trasparenza dei mercati del Senato, incontro con le Segreterie di quasi tutte le forze politiche e con i gruppi parlamentari, confronto presso la segreteria tecnica del sottosegretario di Stato (a Palazzo Chigi), nonché ulteriori contatti con esponenti parlamentari nazionali. «Le tesi del Sindacato sono state accolte con interesse da tutti gli interlocutori istituzionali; in ogni sede è stato espresso apprezzamento per l’alto profilo diplomatico mantenuto da Sna, nonostante le pressioni ricevute e nonostante questa linea politica sia stata resa ancora più ardua dalla situazione generale dell’economia nazionale e dall’atteggiamento delle altre categorie coinvolte nell’opera liberalizzatrice del Governo », prosegue Pellegrini. «Che senso avrebbe, stando così le cose, scegliere la piazza o altre forme di protesta, per reclamare quel confronto e quel dialogo che già si è instaurato tra il nostro Sindacato e le forze di governo del Paese?». E questo al di là del fatto che, al momento, non vi è condivisione con Unapass neanche sugli intenti da perseguire, oltre che sulle metodologie. Lo Sna comunque auspica che, per il bene di tutti i colleghi rappresentati, le Associazioni possano presto riprendere un sereno e proficuo confronto su tematiche vitali per il futuro professionale della categoria. © Riproduzione riservata