Lloyds Banking Group potrebbe ridurre di oltre un milione di sterline i bonus del 2010 di cinque dirigenti che all’epoca dei fatti per cui sono ritenuti responsabili erano direttori generali. La banca avrebbe deciso infatti di “punire” i dirigenti per i 3,2 miliardi di sterline che ha dovuto stanziare per effetto dello scandalo della vendita di assicurazioni “inutili”.

È  la prima volta che una banca britannica esercita l’opzione del recupero fiscale sulle retribuzioni dei dirigenti.

Secondo il Daily Telegraph l’esempio sarà sicuramente seguito da altri istituti finanziari, come peraltro suggerito dalla stessa FSA.

Nel caso di Lloyds BG si tratta della vendita di polizze Ppi (Payment protection insurance), assicurazioni che proponevano anche un prestito per la copertura finanziaria in caso di malattia o perdita del lavoro, con relativi ulteriori interessi da pagare. Nel 2008 venne fuori che un cliente di Ppi su tre aveva acquistato un’assicurazione inutile e nello scorso aprile la banca britannica perse una causa con la quale aveva tentato di bloccare le richieste di risarcimento e fu costretta a stanziare 3,2 miliardi di sterline per gli indennizzi.

Oltre a Daniels, a perdere circa un quarto del bonus del 2010 sono il direttore finanziario uscente Tim Tookey (235.000 sterline su 942.000), il direttore del ramo affari e investimenti, anche lui prossimo all’uscita, Truett Tate (260.000 sterline su un milione), l’ex direttore del ramo risparmi Helen Weir (218.000 sterline su 875.000) e l’ex capo del settore rischi Carol Sergeant, la cui remunerazione non è stata resa nota.