Una vera e propria pioggia di emendamenti presentati ieri al decreto Milleproroghe riguardava il settore assicurativo. In ballo c’è l’estensione delle regole che hanno consentito alle compagnie di sterilizzare nei bilanci 2011 una parte più consistente delle minusvalenze derivanti dalla crisi dei mercati. In particolare si tratta di quelle minusvalenze provocate dalla speculazione che dalla scorsa estate ha colpito i titoli del debito pubblico italiano. Un argomento particolarmente importante per il settore considerando che le assicurazioni sono tra i maggiori investitori di Btp e hanno in pancia oltre 200 miliardi di titoli italiani. A settembre dello scorso anno l’Isvap era già intervenuta, allargando le maglie rispetto al decreto anticrisi del 2008 e consentendo alle imprese di sterilizzare una quota più ampia delle perdite di valore potenziali, provenienti appunto da Btp. Ma gli emendamenti presenti ieri vanno molto oltre rispetto a quanto era stato concesso dall’autorità guidata da Giancarlo Giannini. Tra i testi presentati si ipotizza, per esempio, che le società, ai fini del margine di solvibilità, possano valutare i titoli di debito dell’Unione europea al costo d’acquisto, annullando quindi ogni effetto di minusvalenze sul margine. E tra gli emendamenti ce n’è anche uno a firma del relatore Lucio Malan, che estende l’intervento al bilanci 2011, cambiando le regole in corso, e interessando tutti i titoli obbligazionari e non solo i Btp. Interventi che snaturerebbero così i regolamenti scritti dall’Isvap solo qualche mese fa. L’ultima parola sarà però del governo che sull’argomento sembra in verità molto più cauto. (riproduzione riservata) Anna Messia