Fonsai andrà avanti «con determinazione» sul progetto di integrazione con Unipol, cui i vertici della compagnia assicurativa hanno lavorato insieme a Mediobanca e Unicredit. Lo ha detto Emanuele Erbetta, a.d. della compagnia. Dal punto di vista della società, ha detto Erbetta, gli accordi siglati a fi ne gennaio con Unipol per la fusione a quattro restano quindi l’unica base di lavoro sul piatto. Dopo la firma, il 29 gennaio, dell’accordo tra Premafin e il gruppo Unipol, le fi nanziarie Palladio e Sator hanno raccolto in borsa azioni pari, rispettivamente, al 5,002 e al 3,011% del capitale di Fonsai. Le due fi nanziarie hanno inoltre siglato un patto di consultazione, che si fonda «sul comune interesse a sostenere il piano di ricapitalizzazione» della compagnia ma, secondo alcune ricostruzioni, punterebbero a raccogliere una minoranza di blocco in grado di ostacolare a marzo, in assemblea, il piano proposto da Unipol. Peraltro, Erbetta ha sostenuto che, «per ora», non ha in programma incontri con gli esponenti di Sator e Palladio fi nanziaria. Il direttore generale di Fonsai, Piergiorgio Peluso, è stato invece ricevuto ieri dalla Consob. È rimandato invece ai prossimi giorni l’incontro tra la commissione e i rappresentanti della Sator di Matteo Arpe. Gli uomini di Giuseppe Vegas stanno monitorando in questi giorni l’operato di tutti i soggetti legati all’operazione Unipol-Fonsai. Mercoledì, era stato Roberto Meneguzzo, a.d. di Palladio fi nanziaria, a presentarsi presso gli uffi ci romani della Commissione di vigilanza. E se ieri Finsoe, la controllante di Unipol, ha smentito le voci di dubbi sull’operazione con Fonsai, ribadendo il pieno sostegno al progetto, nessun commento su un possibile interesse di Axa al dossier Fonsai è invece venuto dall’a.d. della compagnia transalpina, Henri De Castries, durante la conference call di commento alla presentazione dei risultati fi nanziari dell’esercizio 2011. Egli ha però aggiunto che «ci interessa l’Italia, dove siamo presenti con soddisfazione». Il riferimento è soprattutto alla quota in Banca Mps, di cui, secondo le risultanze Consob, Axa detiene indirettamente, attraverso 17 partecipate, una quota del 2,052%. Ieri i titoli interessati all’operazione hanno segnato il passo, dopo i forti incrementi di questa settimana.