di Anna Messia

Un inizio d’anno scoppiettante per Banca Generali con la raccolta di gennaio che ha superato ogni più ottimistica previsione, attestandosi a 245 milioni. E buone notizie arrivano anche per gli azionisti, visto che la società del gruppo Generali pensa di staccare una ricca cedola da riconoscere sul bilancio 2011. Come del resto era già avvenuto lo scorso anno quando il dividendo era stato di 55 centesimi, in crescita del 22% rispetto al 2010. Il bilancio 2011 sarà approvato il prossimo 13 marzo, ma l’amministratore delegato, Giorgio Girelli, è pronto ad anticipare che i dati saranno «da incorniciare visto il contesto finanziario» ed è convinto che la società abbia ottime chance «di continuare a dare buone soddisfazioni agli azionisti», come già avvenuto in passato. I nove mesi 2011 si sono chiusi con un utile di 51,2 milioni, in flessione rispetto ai 60 milioni dello stesso periodo 2010 che aveva però beneficiato di una posta straordinaria di 6 6 milioni; al netto di questo fattore la flessione rispetto a settembre 2010 è stata del 5% e nell’ultimo trimestre dell’anno la raccolta di Banca Generali è però aumentata rispetto al 2010 (+33%), attestandosi a 505 milioni, con un colpo di coda a dicembre di 178 milioni. Tornando ai numeri pubblicati ieri, la raccolta di gennaio si è rivelata il secondo miglior risultato per la società di distribuzione finanziaria del gruppo Generali dal gennaio 2006, quando era stata toccata la soglia dei 289 milioni. Un record che assume ancora più valore alla luce del difficile momento finanziario. «Sono dati migliori delle nostre attese », confessa a MF-MilanoFinanza Girelli, «considerando che i nuovi flussi rappresentano da soli circa l’1% del patrimonio complessivo della società che oggi è di circa 24 miliardi. E dimostrano», aggiunge, «come in questo periodo di crisi ci sia spazio di crescita per le reti di promotori finanziari che possono approfittare della situazione per rosicchiare quote di mercato al canale bancario tradizionale ». La prova di questo fenomeno è che circa il 90% dei nuovi flussi netti registrati da Banca Generali a gennaio, fanno sapere dalla società, proviene da nuovi investitori che hanno deciso di spostare il proprio dossier titoli, prima affidato alle banche tradizionali. E circa la metà dei flussi è confluita nella nuova polizza a capitale garantito collocata dalla rete del gruppo Generali, Bg Più Italia, che ha raccolto 124 milioni e che ai nuovi clienti che l’hanno acquistata a gennaio riconoscerà un rendimento annuale del 5,52%. Promozione che continuerà a essere valida per tutto il mese di febbraio. L’altra metà dei flussi (157 milioni) è confluita invece nel risparmio amministrato, ovvero conti correnti (80 milioni) e titoli (77 milioni); mentre i fondi comuni sono risultati in leggera flessione (21 milioni). «Un dato di raccolta più positivo delle nostre attese», hanno commentato ieri gli analisti di Banca Intermonte, che prevedono flussi di un miliardo per l’intero 2012. «Ci aspettiamo nei prossimi mesi un andamento positivo della raccolta e un miglioramento del mix con un ritorno di interesse per fondi comuni e sicav», continuano dalla società di analisi, che ha assegnato a Banca Generali un giudizio di outperform con un prezzo obiettivo di 9,20 euro rispetto a 8,91 euro segnati ieri (+1,83%). E Girelli, in effetti, sembra contare sul fatto che lo sprint d’inizio anno è destinato a proseguire ancora nei prossimi mesi: «Siamo molto positivi sulla raccolta considerando tra l’altro che nei numeri di gennaio non c’è neanche un euro proveniente dai clienti istituzionali ma sono tutti risparmiatori retail». (riproduzione riservata)