Il patrimonio dei prodotti e servizi finanziari distribuiti dalle reti di promotori finanziari si attestava, secondo le rilevazioni di Assoreti,  a fine 2011 a 231,2 miliardi, in calo dell’1,8% rispetto a fine 2010.

Nel quarto trimestre è stata registrata una crescita del 2,7%, grazie sia all’effetto positivo dell’andamento dei mercati sulle masse di risparmio gestito (+2,2% a 163,5 miliardi nonostante una raccolta netta negativa di 143 milioni), sia alla componente amministrata, in rialzo del 4% a 67,7 miliardi grazie ai 3,1 miliardi di nuove risorse confluite sul comparto nel trimestre. 

 A fine dicembre, fondi, gestioni individuali e prodotti assicurativi e previdenziali rappresentavano nell’insieme il 70,7% del portafoglio totale delle reti, per un importo di 163,5 miliardi, mentre titoli e liquidità si attestavano sui 67,7 miliardi, con una incidenza del 29,3%.

L’ammontare delle quote di fondi e sicav sottoscritte direttamente era pari a 94,8 miliardi (+1,9% sul trimestre precedente) ed un’incidenza complessiva sul patrimonio totale delle reti pari al 41%. Il 28,1% del patrimonio totale e’ investito in fondi e sicav esteri (64,9 miliardi di euro), il 6,0% è posizionato su prodotti di diritto italiano (13,8 miliardi di euro), mentre i fondi di fondi, per lo più esteri, incidono per il 6,4%, raggiungendo i 14,8 miliardi di euro. Il contributo complessivo delle reti al patrimonio investito in fondi aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, ammontava a fine dicembre a 136 miliardi, con un’incidenza del 32,5% sul patrimonio totale investito in fondi. I prodotti assicurativi e previdenziali, con 53 miliardi, evidenziavano un incremento congiunturale del 2,6% e un’incidenza nel portafoglio dei clienti delle reti stabile al 22,9%; le gestioni patrimoniali individuali, con 15,7 miliardi, confermano a loro volta il proprio peso al 6,8%. Nel comparto del risparmio amministrato, il portafoglio titoli a fine anno ammontava a 39,7 miliardi, con una crescita del 4% sul trimestre precedente e un’incidenza del 17,2% sul patrimonio totale; in aumento (+3,8%) anche la componente mantenuta sotto forma di liquidità (28,1 miliardi di euro).