DI SIMONA D’ALESSIO

A partire dall’esercizio del 2012, le minusvalenze per il calo del valore dei titoli di Stato non peseranno sul patrimonio delle compagnie che non adottano i principi contabili internazionali (regolate d a l l ’ a r – ticolo 91 comma 2 del codice delle assicurazioni). A prev e d e r l o un emendamento al decreto milleproroghe (216/2011), approvato ieri dalle commissioni affari costituzionali e bilancio del senato, e approdato in aula. La novità, a fi rma di un relatore, Lucio Malan (Pdl), dà la possibilità di valutare i Btp «in base al valore di iscrizione», anziché a quello «desumibile dall’andamento del mercato» che attraversa turbolenze fi nanziarie, ad eccezione delle «perdite di carattere durevole»; le imprese «destinano a una riserva indisponibile utili di ammontare corrispondente alla differenza tra i valori registrati in applicazione » di tali disposizioni e quelli di mercato «al netto del relativo onere fi scale», e sarà l’istituto di vigilanza Isvap a disciplinare l’applicazione delle norme. Ritocchi all’art. 6 sui lavoratori «esodati» e precoci che rischiano di rimanere senza pensione, o essere penalizzati dal nuovo sistema: sui primi è stato annunciato un ordine del giorno bipartisan per garantire l’impegno del ministro del welfare Elsa Fornero di farsi carico del caso in un prossimo provvedimento, ma è stato anche precisato che il rapporto che li «fa salvi» dev’essere stato interrotto entro il 31 dicembre scorso. Stabilite tutele per due categorie di persone che hanno iniziato l’attività dai 16-20 anni: madri con fi gli disabili e padri vedovi. Slitta di 12 mesi il temine entro cui i comuni con meno di 5 mila abitanti avrebbero dovuto affi dare ad un’unica centrale l’acquisizione di lavori, servizi e forniture; decisione che soddisfa Mauro Guerra, coordinatore nazionale Anci piccoli comuni, secondo cui «la scadenza precedente del 31 marzo 2012 avrebbe costretto le amministrazioni a dar vita ad improvvisate centrali uniche, svincolate dai processi in corso di gestione associata delle funzioni». Plauso leghista per il sì al ripristino dei consorzi di gestione dei laghi Maggiore, Garda e Como «soppressi e accentrati a Roma», scelta che per il Carroccio «da un lato non comportava alcun risparmio, dall’altro interveniva nelle competenze delle autonomie locali con diffi coltà di coordinamento fra enti». I membri del Cocer, Consiglio centrale di rappresentanza militare, potranno essere eletti tre volte ed il rinnovo dei cons i g l i d i r a p p r e – sentanza dovrà conc l u d e r s i entro il 15 luglio, mentre si a c c o r c i a (dal 2016 al 2014) la moratoria per la tutela della proprietà intellettuale del design industriale storico. Un voto contrario nelle commissioni ha sventato, infine, il tentativo del Pdl di reintrodurre il condono per le affissioni abusive dei manifesti politici. ©Riproduzione riservata