L’Ania auspica un intervento del Governo che renda vita difficile agli speculatori delle microlesioni, eliminando l’automatismo tra auto-dichiarazione e liquidazione del danno di piccola entità e riformulando la tempistica di liquidazione, oggi ancora troppo breve, per evitare liquidazioni frettolose e non controllabili da parte delle compagnie“. Lo afferma l’ANIA in una nota dopo che il governo inglese è intervenuto “contro i colpi di frusta inesistenti” poiché frutto di frodi alle assicurazioni.
“In Italia – spiega l’Associazione – nulla o quasi è stato fatto a fronte di 500.000 colpi di frusta denunciati ogni anno, più di 1.300 al giorno. Nel nostro Paese 23 incidenti su 100 registrano danni alla persona contro la media europea del 10%, a parte la Gran Bretagna. Una situazione d’emergenza che, in alcune zone della penisola, assume proporzioni ancor più preoccupanti con richieste di risarcimento per danni alla persona – avviene ad esempio in alcune province della Puglia – ogni 2 incidenti”.
Secondo i dati ufficiali, le frodi assicurative incidono sui bilanci delle compagnie per 300 milioni di euro ogni anno ma tale valutazione viene effettuata sulla base delle sole frodi accertate. E’ plausibile quindi considerare estremamente più consistente il danno subito dalle imprese e quindi da tutto il sistema di assicurazione, primi su tutti gli assicurati che devono pagare prezzi molto alti per la rc auto.