Allianz ha chiuso il 4° trimestre con un utile netto di 492 mln euro, in calo del 57% rispetto agli 1,14 mld usd registrati nell’analogo periodo del 2010.
Il gruppo ha comunque deciso di mantenere il dividendo del 2011 invariato rispetto a quello distribuito nel 2010 per riflettere una buona performance delle attività a livello operativo. La società distribuirà una cedola di 4,5 euro per azione, con un payout superiore al tradizionale 40% dell’utile netto.
“Il 2011 è stato un anno difficile. Ma abbiamo mantenuto una sostanziale stabilità. Questo è un grande risultato”, ha dichiarato l’amministratore delegato Michael Diekmann.
Allianz ha chiuso l’intero 2011 con un utile netto di 2,8 mld euro (-46,2%) a fronte dei 5,2 mld euro registrati nel 2010.  Sull’utile pesano 1,9 mld di euro di svalutazioni legate al debito sovrano greco.
I ricavi totali sono in calo a 103,6 mld rispetto al 2010 (106,5 mld).

Il risultato operativo di 7,9 mld è in calo rispetto agli 8,2 mld del 2010, ma rientra nel target previsto dalla compagnia per questo difficile anno.

Nel settore Property and Casualty i premi sono cresciuti del 2% a 44,8 mld e nonostante i costi per le catastrofi, il risultato operativo è calato solo del 2,5% a 4,2 md euro. Particolarmente in crescita il mercato britannico, sudamericano e australiano, mentre risultano stabili i mercati chiave come quello tedesco, francese ed italiano.

Nei rami vita invece il risultato operativo è sceso del 15,6% a 2,4mld, mentre nell’asset management il risultato è stato positivo (+9,5%) salendo a 2,3 mld.

I premi vita sono ammontati a 52,9 mld di euro, il 7,4% in meno del 2010. I nuovi affari sono cresciuti del 2,3% per 940 mln di euro.

Il margine di solvibilità è salito al 179% rispetto al 173% del 2010.

Il combined ratio per il 2011 sale al 97.8% rispetto al 97.2% del 2010.

Riguardo all’Italia il ceo Michael Diekmann ha detto: “I progressi eccellenti del Governo Monti confermano la nostra valutazione del passato, quando abbiamo ripetutamente affermato che le preoccupazioni sull’Italia erano ingiustificate”. Diekmann ha aggiunto che “i rischi del nostro portafoglio asset sono limitati. A fine anno la quota di bond di Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna ha coperto solo l’1,3% del nostro portafoglio totale di investimenti pari a 461 miliardi di euro. Nell’intero gruppo la nostra quota di bond italiani era pari a poco più di 26 miliardi, ovvero il 5,7% del totale dei nostri investimenti”.

Sulla Grecia Diekmann ritiene che sia nell’interesse dell’Europa progredire in modo compatto anche se la strada è lunga. “Sarebbe irrealistico prevedere una veloce o semplice risoluzione della crisi. Siamo favorevoli al fatto che la Grecia resti in Eurolandia e non siamo d’accordo con tutte le speculazioni in corso. Nelle ultime settimane e negli ultimi mesi sono gia’ stati raggiunti importanti risultati e questo lavoro deve andare avanti”. Diekmann ha anche detto che “la proposta del gruppo per un efficace utilizzo del fondo salva-Stati europeo. Naturalmente Allianz ha interesse nella risoluzione di successo della crisi del debito. Siamo presenti in ogni Paese europeo e siamo uno dei maggiori investitori in Europa”.