Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

L’Eiopa, l’autorità europea delle assicurazioni, allerta i clienti di Novis invitandoli a rivolgersi a «intermediari, avvocati o associazioni dei consumatori». Si tratta della compagnia vita slovacca, cui l’autorità di Bratislava, Nbs, a giugno 2023, ha revocato l’autorizzazione a operare perché, tra le altre cose, non rispettava i requisiti patrimoniali Solvency II. In Italia ad essere coinvolte sono più di 18.800 polizze, per un totale di 36 milioni di risparmi, con i clienti che, ad oggi, non hanno ancora alcuna certezza sul loro destino. Il fatto è che nella legislazione slovacca la procedura di revoca dall’autorizzazione, decisa dalla Nbs, è separata dalla messa in liquidazione dell’assicurazione, che potrebbe consentire ai clienti contezza della situazione ma deve essere decretata da un tribunale.
Tra gli incendi in California, con le abitazioni rimaste senza copertura assicurativa, e le alluvioni che solo qualche mese fa hanno devastato l’area di Valencia in Spagna, non stupisce che i temi delle catastrofi e del cambiamento climatico siano al centro dell’ultimo barometro sui rischi realizzato da Allianz. Si tratta della classifica annuale dei rischi aziendali, stilata dal gruppo assicurativo tedesco che ha raccolto le opinioni di 3.778 esperti di gestione del rischio aziendali, tra cui ceo, risk manager, broker ed esperti di assicurazioni di 106 Paesi. La preoccupazione maggiore, nell’edizione 2025 dell’indagine rimane il cyber risk, ma la percezione di un pericolo crescente legato all’ambiente è evidente.
Il sistema previdenziale in senso stretto è sostenibile, ma vanno evitati altri provvedimenti per mandare i lavoratori in pensione prima; la spesa assistenziale cresce senza soste e va governata; il declino demografico metterà sotto pressione l’equilibrio dello Stato sociale; è necessario aumentare il tasso di occupazione e riequilibrare il carico fiscale che oggi insiste su una minoranza di contribuenti che dichiarano più di 35mila euro lordi all’anno mentre la maggioranza dei cittadini beneficia delle prestazioni senza contribuire adeguatamente. Sono le principali conclusioni del Rapporto sul sistema previdenziale italiano presentato alla Camera dal presidente del centro studi Itinerari previdenziali, Alberto Brambilla. Il Rapporto ha il merito di dettagliare i conti. La spesa previdenziale 2023 scende così da 267,1 a 244,3 miliardi di euro una volta depurata dalle voci assistenziali (integrazioni al minimo, maggiorazioni sociali e altro) e addirittura a 182 miliardi al netto dei 62,2 miliardi di ritenute Irpef, «che in molti Paesi dell’Ue o di area Ocse sono molto più basse, quando non del tutto assenti sulle pensioni». Considerando i contributi previdenziali effettivamente pagati da imprese e lavoratori sempre nel 2023, pari a 224,6 miliardi (al netto dei contributi figurativi), il saldo tra entrate e uscite è positivo per 42 miliardi e mezzo.
![]()
È un precedente destinato a fare giurisprudenza. Per la prima volta Autostrade per l’Italia deve risarcire le vittime di uno scontro mortale per non avere installato il guardrail su un tratto di strada ritenuto pericoloso. A deciderlo è stata la Cassazione con un’ordinanza in cui condanna al pagamento di 150mila euro Autostrade per l’Italia, insieme con la compagnia assicurativa. L’incidente mortale l’11 giugno del 2005: un’auto con a bordo due donne venne tamponata e finì in una scarpata. In quel punto non c’era il guardrail.
![]()
