di Bianca Pascotto
Indossare la cintura di sicurezza quando si sale alla guida in auto è divenuto ormai abituale, ma non ugualmente tale gesto è una consuetudine per i trasportati, soprattutto se sui sedili posteriori.
L’obbligo imposto da codice della strada (art. 172) è tassativo per tutti gli utilizzatori del veicolo ma se tale articolo non impone al conducente l’obbligo di accertare e verificare che i propri passeggeri indossino la cintura durante tutto il tempo di guida, detto obbligo è da tempo imposto da numerose sentenze, sia in ambito civile che penale, ogni qualvolta affrontano casi di risarcimento danni o fatti di reato per lesioni colpose o morte colposa in conseguenza al mancato uso delle cinture di sicurezza dei passeggeri.
Ne ritroviamo recente conferma nella sentenza della Corte di Cassazione penale[1] che ci ricorda la pensante responsabilità e le gravi conseguenze penali per il conducente che non pretende l’utilizzo della cintura di sicurezza dai suoi passeggeri.
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