I recenti dati del Quarterly Deal Performance Monitor (QDPM) di WTW indicano una flessione nell’attività globale di fusioni e acquisizioni (M&A) nell’ultimo trimestre del 2023, con gli acquirenti che devono affrontare sfide per aggiungere valore.

Lo studio rivela che la performance delle operazioni di M&A ha toccato il minimo storico nel quarto trimestre del 2023, con le società che hanno completato le operazioni che hanno registrato una performance inferiore al mercato generale di -13,6 punti percentuali per le acquisizioni di valore superiore a 100 milioni di dollari.

Nel 2023, il volume globale delle operazioni ha registrato un calo del 27%, con 619 transazioni completate rispetto alle 853 dell’anno precedente. Le operazioni di grandi dimensioni, per un valore superiore a 1 miliardo di dollari, sono diminuite del 30%, continuando una tendenza iniziata nel 2020.

Il difficile contesto economico, caratterizzato da inflazione persistente, aumento dei tassi d’interesse e instabilità geopolitica, ha contribuito a queste battute d’arresto.

Jana Mercereau, Head of Corporate M&A Consulting, Great Britain di WTW, ha riconosciuto le condizioni difficili, attribuendo le sfide ai conflitti geopolitici, ai timori di recessione, all’aumento dei tassi di interesse e all’elevato costo del capitale.

L’esperta prevede un notevole potenziale di perturbazioni nel 2024, con un calendario elettorale fitto e un panorama normativo complesso che aggiungono ostacoli e controlli alle tempistiche di completamento delle operazioni.

Nonostante la recente sottoperformance, la tendenza a lungo termine degli ultimi 15 e più anni mostra che le operazioni di M&A hanno generalmente sovraperformato il mercato dalla crisi finanziaria globale, registrando un margine positivo di +1,5 punti percentuali.

In prospettiva, Mercereau rimane cautamente ottimista su una ripresa dell’attività di M&A nel 2024. Fattori come la stabilizzazione dell’inflazione, il costo dei finanziamenti e un livello record di polvere secca in attesa di essere impiegata suggeriscono una potenziale ripresa.

Tuttavia, sottolinea che il successo delle offerte richiederà un elevato grado di cautela, un’attenzione particolare alle operazioni “più adatte” e un’accurata due diligence.

Le variazioni regionali nella performance delle fusioni e acquisizioni sono state notevoli, con il Nord America e l’Europa che hanno registrato un calo dei volumi di transazioni, mentre la regione Asia-Pacifico ha superato il suo indice regionale, completando 155 transazioni nel 2023.

Con il persistere della volatilità macroeconomica e dei conflitti geopolitici, si prevede che i dealmaker si concentreranno su transazioni di mercato medio piccole, più facili da realizzare e meno rischiose da finanziare.

Inoltre, si prevede che le joint venture, le alleanze strategiche e gli investimenti di minoranza guadagneranno slancio nel 2024, in quanto le aziende cercheranno di mitigare i rischi e sbloccare un maggior valore dalle fusioni e acquisizioni, in particolare con una rinnovata attenzione alla tecnologia come fonte di crescita.