Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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La norma che obbliga le imprese ad assicurarsi contro i rischi catastrofali, prevista dall’ultima Legge di Bilancio, rischia di slittare rispetto alla scadenza di fine 2024: emendamenti al decreto Milleproroghe rischiano di far slittare in avanti l’entrata in vigore. La proposta è quella di far partire un termine di 12 mesi dalla data di adozione del decreto ministeriale che dovrà stabilire dettagli e caratteristiche delle coperture catastrofali obbligatorie per le imprese. A sorpresa spunta la richiesta di una polizza obbligatoria anche per le abitazioni. In particolare per quelle ristrutturate usufruendo dei benefici fiscali nella misura del 110% nelle zone che dal 1° aprile 2009 sono state colpite da eventi sismici, nelle quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza. La norma contenuta nel decreto Superbonus stabilisce in particolare che «i contribuenti che usufruiscono dei benefici, in relazione alle spese sostenute per interventi avviati successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto, sono tenuti a stipulare, entro un anno dalla conclusione dei lavori oggetto dei suddetti benefici, contratti assicurativi a copertura dei danni cagionati ai relativi immobili da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale». Per quelle abitazioni la norma prevede che il rimborso fiscale continui a mantenere la soglia del 110% ma, in cambio, la richiesta è evidentemente di assicurare l’abitazione per evitare eventuali spese da parte dello Stato per quegli immobili presenti in aree a maggiore rischio.
Sarebbero circa 3 milioni i veicoli fermi, non utilizzati, o in attesa di vendita presso le sedi degli operatori commerciali, che rischiano di dover essere assicurati. La stima è di Confcommercio e la questione è nata in conseguenza della nuova Motor Insurance Directive approvata nel 2021 (n.2021/2018) che ha stabilito che l’obbligo di Rc auto scatta per «ogni utilizzo di un veicolo che sia conforme alla funzione del veicolo in quanto mezzo di trasporto al momento dell’incidente, a prescindere dalle caratteristiche del veicolo, dal terreno su cui è utilizzato e dal fatto che sia fermo o in movimento». La normativa italiana ha recepito alla lettera la direttiva comunitaria con un decreto legislativo (Decr.Leg. n.184/2023) entrato in vigore con l’inizio dell’anno. Ma nel mercato non è ancora chiaro quanto l’obbligo sia esteso.
L’inflazione si abbatte sulla ricchezza delle famiglie italiane. Nel 2022 la «tassa iniqua» – come viene chiamato in gergo l’aumento dei prezzi, perché colpisce soprattutto le classi meno abbienti – ha eroso la ricchezza netta delle famiglie, riducendola a 10.421 miliardi di euro. Il report congiunto di Istat e Banca d’Italia quantifica il calo, che rispetto al 2021 è dell’1,7% in termini nominali, diminuzione che arriva dopo tre anni di crescita. L’effetto dell’inflazione appare in termini reali, cioè considerando l’indice dei prezzi al consumo: in questo caso la riduzione è del 12,5%. Come se non bastasse, la ricchezza netta è scesa anche in rapporto al reddito disponibile, da 8,7 a 8,1, ed è tornata ai livelli del 2005.Banca d’Italia e Istat sottolineano inoltre che il valore delle abitazioni ha assunto un peso sempre maggiore (il 46,3%) sul totale della ricchezza lorda degli italiani. Nel 2022 la componente ha registrato il più elevato tasso di crescita dal 2009 (+2,4%, +125 miliardi) e ha contribuito in modo decisivo all’aumento a 6.317 miliardi delle attività non finanziarie (+2,1%, +131 miliardi). L’incremento è legato in particolare a quello dei prezzi medi del patrimonio abitativo, avvenuto «in un contesto di crescita del numero di compravendite sul mercato residenziale negli ultimi anni, nonché di riqualificazione degli immobili trainata dai bonus edilizi», si legge nel report.
Il Garante della privacy ha notificato ieri un atto di contestazione a OpenAI, la società di Sam Altman che gestisce ChatGpt. Il provvedimento dà seguito all’apertura di un’istruttoria lo scorso marzo, quando ChatGpt era stato sospeso in Italia, e arriva perché OpenAI avrebbe violato la normativa in materia di protezione dei dati personali. L’azienda ora avrà 30 giorni per comunicare le proprie memorie difensive

Sempre più forte la spinta verso una tassazione agevolata sugli investimenti delle casse di previdenza private. Enti che, attualmente, «sono tassati come investitori speculativi». In generale, il sistema previdenziale «rischia di diventare solo assistenziale tra poco tempo, con l’Inps che potrebbe non reggere, mentre le casse private sì». Sono le parole del presidente di Cassa dottori commercialisti (Cdc) Stefano Distilli e del numero uno di Cassa ragionieri Luigi Pagliuca (Cnpr), intervenuti ieri durante la 7^ edizione del forum commercialisti, organizzato da ItaliaOggi. I due presidenti hanno preso parte a una tavola rotonda dedicata al ruolo di ordini e casse alla luce della manovra e della riforma fiscale, insieme ai vertici dell’Odcec di Milano Marcella Caradonna, di quello di Torino Luca Asvisio e di quello di Firenze Enrico Terzani.
Scatta la sanzione «231» a carico della società anche per il reato compiuto nell’interesse dell’ente dal sindaco che svolge anche il ruolo dell’amministratore di fatto. Non è necessario che la condotta sia ascrivibile al solo “socio tiranno” affinché si configuri la responsabilità amministrativa dell’ente, che sussiste se anche una sola funzione fra la gestione e il controllo risulta esercitata, pur senza incarichi formali in proposito, dal soggetto che compie il reato all’interno della compagine. Il che rende superfluo invocare i modelli organizzativi, che risultano senz’altro inadeguati quando la società è gestita o controllata in modo occulto. Ancora: integra il reato di rivelazioni di segreti industriali ricostruire un prodotto con il reverse engineering, che è solo una sofisticata modalità di copia. Così la Corte di cassazione penale, sez. quinta, nella sentenza n. 3211 del 26/01/2024.
Quest’anno co.co.co., professionisti senza cassa e altri lavoratori parasubordinati iscritti alla gestione separata Inps devono guadagnare compensi mensili non inferiori a 1.535 euro, per 12 mesi, per avere accreditato un anno intero di contributi utile alla pensione. A stabilirlo è il minimale di reddito, salito a 18.415 euro annui nel 2024, indicato dall’Inps nella circolare n. 24/2024, nel riassumere le aliquote contributive della gestione separata, con le novità relative alle co.co.co. del settore dello sport.
Avvalersi dell’aiuto di una colf, badante o baby-sitter, quest’anno sarà più caro, almeno per quanto riguarda l’Inps. L’aumento farà sentire i suoi effetti dal 10 aprile in occasione della prima scadenza che interessa i datori di lavoro (le famiglie): il versamento dei contributi dovuti per il primo trimestre (gennaio-marzo) 2024. L’aumento, come riportato dalla circolare Inps n. 23/2024, è dovuto alla lievitazione (variazione del costo della vita del 5,4%) delle retribuzioni convenzionali su cui viene calcolata la contribuzione.

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In Italia non esiste un Registro nazionale sulla disabilità. Non sappiamo, quindi, con esattezza quante persone con disabilità vivano nel nostro paese. L’Istat lo sta costruendo con difficoltà e nel 2019 stimava 3 milioni e 100mila (5,2% della popolazione): un numero molto lontano dal reale. Oggi il settore ipotizza siano 13 milioni. Disponiamo invece di una fotografia precisa sulla povertà, in costante crescita: 2,18 milioni di famiglie in indigenza assoluta (l’8,3 % degli Italiani, nel 2021 era il 7,7%) e oltre 5.6 milioni di individui (il 9,7%, l’anno precedente era il 9,1%, Istat 2022). Cbm è un’associazione internazionale presente nel Sud del mondo da più di cento anni con progetti di salute, educazione e vita indipendente per i disabili, dal 2019 al lavoro per l’inclusione anche sul suolo italiano. Secondo l’Oms ci sono 1.3 miliardi di persone disabili (16% della popolazione mondiale), di cui 142 milioni gravi. L’80% in Paesi a basso e medio reddito. «Dati che evidenziano il nesso fra povertà e disabilità: un circolo vizioso in cui una alimenta l’altra e viceversa», spiega Massimo Maggio, direttore Cbm Italia. La relazione fra disabilità e condizioni economiche sfavorevoli non è mai stata da noi focus di studio.

Un aumento del 4% degli iscritti, rendimenti superiori alla rivalutazione del Tfr e risorse per le prestazioni a quota 222,6 miliardi, in crescita dell’8,2%. Per la previdenza complementare il 2023 si è rivelato l’anno della ripartenza dopo la frenata del 2022, innescata dalle fibrillazioni dei mercati finanziari e dagli strascichi dell’emergenza-Covid. A certificarlo è l’ultimo monitoraggio della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) dal quale emerge che lo scorso anno sono lievitati del 5,7% anche i contributi incassati da fondi chiusi e aperti e dai Pip, Piani individuali pensionistici). Dati che segnano il miglioramento dello stato di salute delle forme di previdenza integrativa, che non riescono però a far salire il loro “appeal”, soprattutto tra i giovani. Anche per questo motivo nei mesi scorsi il governo aveva valutato la possibilità di provare a dare una spinta alla previdenza complementare facendo leva su un pacchetto di nuove misure, comprensivo anche di agevolazioni fiscali mirate, che però al momento della stesura dell’ultima manovra è alla fine rimasto al palo a causa degli stretti spazi di finanza pubblica disponibili. A questo punto l’appuntamento sembra rimandato alla ripresa, nei prossimi mesi, del confronto tra esecutivo e parti sociali per definire una riforma strutturale della previdenza.