Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il 2023 è stato l’anno dei prestiti personali. Secondo i dati elaborati dal Sistema di informazioni creditizie gestite da Crif, sono infatti aumentati del 18,9% anno su anno, seppure compensati da un calo del 10,4% dei finanziamenti finalizzati. Tanto che, nel complesso, nel 2023 il mercato dei prestiti è rimasto in equilibrio: +0,4%. L’andamento è stato altalenante, con una crescita nei primi cinque mesi dell’anno a cui ha fatto seguito una frenata nel secondo semestre.
UnipolSai, che a dicembre 2022 aveva acquisito i centri medici Santagostino (Società e Salute spa), ora ha unito i poliambulatori Dyadea e Santagostino. Nasce così una rete che continuerà a operare attraverso i due brand – Dyadea e Santagostino – tramite 45 strutture polifunzionali presenti nel Nord e Centro Italia.
Finale di 2023 in chiaroscuro per il private equity italiano, che riesce ad archiviare un anno particolarmente complesso superando quota 400 operazioni (per la precisione 406), seppur in flessione di quasi l’8% rispetto al 2022 dei record, quando gli investimenti erano stati 441. A certificare questi dati è l’Osservatorio Pem di Liuc-Business School, realizzato in collaborazione con Aifi (associazione di categoria del private equity, private debt e venture capital) e con il contributo di contributo di Advant Nctm, Deloitte, Equita, Esw Europe, Fondo Italiano d’Investimento sgr e Riello Investimenti sgr.
È di oltre 2,5 miliardi di euro la riduzione su base annua del 4,4% dell’export italiano per il trend di rallentamento dei mercati internazionali. Con la Germania a fare da capofila nel raffreddamento globale: il calo delle vendite registrato dall’Istat a novembre, infatti, è omogeneo, con una discesa del 3,4% nei mercati extra-Ue e del 5,4% in Europa, con punte più alte proprio a Berlino, primo mercato di sbocco, che riduce nel mese gli acquisti del 6,4%. Così il calo dall’inizio dell’anno ora è superiore al 3%. Il calo medio registrato dall’Istat (-4,4%), è in realtà ancora più elevato guardando ai soli volumi esportati, giù del 6,4%, con le medie sostenute da un aumento di due punti dei listini dei prezzi.

L’avvocato perde il compenso professionale se non avverte il cliente dei rischi connessi all’atto che l’assistito sta per compiere. È dunque revocata l’ingiunzione ottenuta dal legale per le proprie spettanze, legate alla predisposizione di un preliminare di compravendita immobiliare: dopo la trascrizione dell’atto, infatti, la banca nega il finanziamento al promissario acquirente perché il promittente venditore si era già impegnato con un altro, il quale chiede l’esecuzione specifica del precedente accordo. Il legale avrebbe dovuto avvisare i clienti il terzo poteva promuovere l’azione, con tutte le conseguenze del caso. Così la Cassazione civile, sez. 3^, nell’ordinanza 1378/2024. Definitiva la decisione sfavorevole al professionista, che evita tuttavia il risarcimento del danno chiesto in via ricovenzionale dai clienti.
L’Inps, con la circolare n. 106/2023, ha fornito le istruzioni per le operazioni di conguaglio di fine anno 2023 e si è soffermato, tra l’altro, sulle modifiche intervenute, lo scorso anno, in materia di fringe benefit, che potrebbero chiedere un ricalcolo annuale dell’imponibile contributivo e obbligare i datori di lavoro al conguaglio in oggetto. L’Inps ha, anzitutto, stabilito che i datori di lavoro potranno effettuare il conguaglio di fine anno con la denuncia di competenza di dicembre 2023, i cui versamenti vanno effettuati entro il 16 gennaio 2024, oppure con la denuncia di competenza di gennaio 2024, i cui versamenti vanno effettuati entro il 16 febbraio 2024.
  • Assicurazioni.
Dopo i forti cali registrati fra il 2018 e il 2021 i premi Rc auto sono tornati a salire nel 2022 per poi impennarsi lo scorso anno, segnando il livello massimo degli ultimi cinque anni: è quanto emerge dall’Osservatorio assicurativo auto di Segugio.it.

corsera

Dal World Economic Forum di Davos, che si è aperto ieri sotto un’abbondante nevicata, niente di buono sul fronte dell’economia. L’incertezza che ha dominato le prospettive nell’ultimo anno continua adr offuscare anche gli sviluppi a breve termine. L’economia globale si è indebolita, in particolar modo in Europa, mentre la frammentazione accelera, emerge dal Chief Economists Outlook presentato ieri al Wef. A parte la nota positiva sull’inflazione, vista in frenata sulle due sponde dell’Atlantico, e i progressi promessi dall’intelligenza artificiale sulla produttività, il futuro si presenta con forti venti contrari: la crescita è in stallo, le condizioni di mercato restano restrittive, le tensioni globali si stanno approfondendo, mentre le disuguaglianze crescono. Il 77% degli economisti, quasi il doppio rispetto allo scorso settembre, prevede una crescita «debole o molto debole» per l’Europa.