Coface ha pubblicato uno Studio sul comportamento di pagamento delle imprese in Polonia nel 2023.

Malgrado le sfide economiche e l’affievolirsi della resistenza ai vari venti contrari, in Polonia la liquidità di pagamento delle imprese resta favorevole con termini di pagamento medi pari a 42 giorni e ritardo medio di 49 giorni.

I termini di pagamento brevi dominano il panorama imprenditoriale polacco: il 45% delle imprese intervistate impone termini di pagamento medi fino a 30 giorni. I termini di pagamento medi sono diminuiti di 4 giorni, passando da 46 nel 2022 a 42 nel 2023.

I settori più generosi sono l’automotive (il 21% concede dilazioni di pagamento di oltre 90 giorni), l’energia (17%), i prodotti chimici e i metalli (14% ciascuno). La maggior parte delle imprese polacche prevede che i termini di pagamento non subiranno cambiamenti nei prossimi sei mesi. 

I ritardi di pagamento sembrano essere una pratica ricorrente tra le imprese polacche: il 49,3% delle impreseintervistate ha dichiarato di averne registrati nel corso degli ultimi sei mesi.

Il ritardo di pagamento medio è sceso a 49 giorni, quasi al livello del 2020 (48 giorni). I ritardi più lunghi sono stati registrati nei settori della carta-legno e dei metalli (rispettivamente 71 e 69 giorni) e i più brevi in quello dei prodotti farmaceutici (33 giorni).

La ripresa dell’economia migliora le prospettive

Malgrado il miglioramento della situazione economica nella prima metà dell’anno, la Polonia dovrebbe registrare unatimida crescita del PIL pari allo 0,6% nel 2023. Le imprese però affronteranno diverse sfide: domanda limitata (per il 44%) e forte pressione fiscale (41%), mentre i costi elevati continueranno a ridurne i profitti.

Le previsioni per il 2024 sono più positive: la ripresa dovrebbe proseguire con una crescita del PIL al 2,8%. Il 31% delle imprese stima un miglioramento della propria attività nel 2024 (contro il 26% dell’anno precedente).

“Nonostante la crescita debole dell’economia polacca nel 2023, i flussi dei pagamenti delle imprese non hanno subito contraccolpi grazie alle misure di sostegno e alle opportunità di aumento di fatturato e profitti” commenta Grzegorz Sielewicz, Responsabile del Dipartimento Ricerche Economiche per l’Europa centrale e orientale di Coface. “Sebbene le prospettive economiche e la domanda interna siano in miglioramento, un ulteriore deterioramento del contesto economico potrebbe avere un impatto negativo sulle imprese polacche”.

Aggiunge Ernesto De Martinis, Ceo di Coface in Italia e Head of Strategy Regione Mediterraneo & Africa: “Il nuovo studio sul comportamento di pagamento delle imprese in Polonia ci racconta di una situazione in cui i ritardi sono ricorrenti, anche se leggermente più brevi rispetto a quanto osservato negli scorsi anni, soprattutto causa di un contesto complicato per le imprese. Per il 2024, le prospettive economiche più positive e la crescita del PIL si tradurranno per le imprese in un maggiore ottimismo riguardo alla propria attività”.