L’obbligo, inserito nella legge di Bilancio, di coperture da danni a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali che siano stati causati da eventi catastrofici come alluvioni o terremoti potrebbe avere un impatto per il settore assicurativo pari a 1.700 miliardi di euro, secondo le stime calcolate dal Cerved.

Per giungere a questo valore, Cerved si è basato sulla ricca banca dati di cui la società dispone sul tessuto aziendale italiano e che ha permesso di fornire una panoramica completa del potenziale impatto sul mercato assicurativo della prossima obbligatorietà delle polizze cat nat.

In particolare 987 miliardi riguardano a fabbricati e terreni, mentre 714 miliardi  macchinari, impianti e attrezzature industriali e commerciali. Cerved ha spiegato che per quanto riguarda gli immobili la stima “è stata costruita partendo dal valore commerciale calcolato con un modello di AVM (automated valuation model) proprietario, corretto per un coefficiente che esprime il valore di ricostruzione degli immobili”. Per impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, “è stata ricostruita partendo dal dato delle somme assicurate di macchinari, impianti e attrezzature industriali di una primaria compagnia assicurativa italiana ed estendendolo con tecniche statistiche su tutto il perimetro di aziende italiane”.

Secondo l’analisi la macroarea più esposta è il Nord-ovest, per 700 miliardi, di cui circa 400 miliardi attribuibili a fabbricati e terreni e 300 miliardi a macchinari, impianti e attrezzature industriali e commerciali. Non soprende che la regione più esposta sia la Lombardia che pesa per più di 500 miliardi.

Segue il Nord-est, con una esposizione pari a 430 miliardi, di cui però 150 miliardi relativi alla sola Emilia Romagna, recentemente alluvionata. Il Centro registra un’esposizione totale di 330 miliardi. Il Sud e le Isole pesano per 240 miliardi.