DAL 110% CHE SCENDE AL 90% ALLE CASE GREEN: COME CAMBIANO I CREDITI D’IMPOSTA NEL 2023
di Matteo Rizzi
Una sforbiciata ai bonus edilizi. Per il 2023 si prevedono importanti novità sulle detrazioni a favore dalle abitazioni, tra chi entra e chi esce o viene ridimensionato: il superbonus è ridotto, il bonus facciate cancellato, ma è aumentato il bonus mobili e sono stati rinnovati sia il bonus destinato all’eliminazione delle barriere architettoniche sia lo sgravio per l’acquisto della prima casa per gli under 36. E poi c’è l’introduzione della detrazione del 50% dell’Iva pagata sull’acquisto di immobili di nuova costruzione di una classe energetica elevata. È l’effetto combinato della legge di Bilancio 2023 e di norme precedenti.

Le novità. Il superbonus prevedeva inizialmente una detrazione del 110% delle spese sostenute per la realizzazione di specifici lavori finalizzati all’efficienza energetica e all’adozione di misure antisismiche degli edifici. Nel 2023 secondo il decreto Aiuti quater, l’agevolazione per i condomìni passerà al 90% (scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025) senza però impattare i cantieri già avviati, per i quali l’aliquota rimarrà al 110% a patto che si tratti di lavori in cui è stata presentata una Cila prima dell’entrata in vigore del decreto. Per quanto riguarda il grande assente, il bonus facciate, il beneficio, scaduto a dicembre 2022, era riconosciuto per le spese finalizzate al recupero o restauro della facciata esterna degli immobili che si trovano in zone classificate “A” (centro storico) o “B” (zone di completamento).

Ma sarà ancora possibile contare sul bonus ristrutturazione, che prevede una detrazione del 50% su un limite massimo di spesa fino a 96 mila euro, e resterà in vigore, nell’attuale forma, fino alla fine del 2024. In assenza di cambiamenti, il beneficio tornerà all’aliquota originale del 36% su un massimo di spesa di 48 mila euro. Possono godere dell’agevolazione tutti quei lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari.

Per quanto riguarda gli interventi finalizzati al risparmio energetico è ancora possibile utilizzare l’ecobonus, la cui detrazione può arrivare fino al 65% (massimali e percentuali di detrazione variano a seconda della tipologia di intervento). I lavori interessati sono quelli volti ad aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici, come gli interventi per il miglioramento termico dell’edificio, l’installazione di un impianto fotovoltaico o la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Il bonus resterà in vigore, con questa percentuale di detrazione, fino alla fine del 2024; dopo questa data, in assenza di cambiamenti, si passerà al 36% su un massimo di spesa di 48 mila euro per unità immobiliare. Il sismabonus, sulla stessa riga, consente ai contribuenti di detrarre fino all’80% dell’esborso sostenuto per l’adozione di misure antisismiche, con un limite massimo di spesa di 96 mila euro. Gli interventi devono comunque essere effettuati su edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (le cosiddette zone 1, 2 e 3). A questi si aggiunge l’eco-sismabonus su parti comuni edifici condominiali ricadenti nelle zone sismiche finalizzati alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica.

Una novità prevista dalla legge di Bilancio 2023 è la detrazione del 50% dell’importo corrisposto per l’Iva per gli acquisti di unità immobiliari a destinazione residenziale ad alta efficienza energetica (in classe A e B) effettuati entro il 31 dicembre 2023 direttamente dalle imprese costruttrici. Aumentata, sempre con la Manovra 2023, la detrazione per l’acquisto di mobili o elettrodomestici ad alta efficienza energetica, solo se l’immobile è stato oggetto di interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio. Fino a fine 2023 la detrazione è del 50% su acquisti fino a 8 mila euro (inizialmente previsto a 5 mila euro).

Invariati, il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per acqua potabile e il bonus verde. Il primo (75% per un importo massimo di 50 mila euro) è destinato ad agevolare l’abbattimento o l’eliminazione delle barriere architettoniche su edifici già esistenti. Il secondo riguarda chi acquista sistemi per migliorare la qualità dell’acqua erogata da acquedotto. Il bonus verde consiste in una detrazione del 36%, sino alla fine del 2024, per un ammontare complessivo non superiore a 5 mila euro per immobile. Rinnovato lo sgravio per l’acquisto della prima casa per under 36, con l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale.
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