Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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L’analisi di impatto e, prima ancora, le previsioni dello stesso impatto in sede di legiferazione, qualunque sia la materia, dovrebbero costituire una regola fondamentale. quanto meno da quando di essa è stata rappresentata l’importanza se non l’essenzialità, in particolare allorché ministro della Funzione pubblica era Sabino Cassese nel governo Ciampi del 1993. Eppure così non è stato. Sarebbe, allora, bene dare un segnale dello svolgimento di una tale valutazione non limitato all’antiriciclaggio, soprattutto ora che dal governo in carica si lancia la grande riforma del presidenzialismo, per dare prova così che si bada anche alle questioni certamente di minore importanza, ma essenziali per il funzionamento dello Stato.
La sentenza potrebbe essere storica e cambiare il modo in cui le big tech trattano i dati degli utenti europei per vendere spazi pubblicitari. Ieri la Commissione per la protezione dei dati irlandese ha annunciato la conclusione di due inchieste contro Meta, in relazione alla fornitura di servizi Facebook e Instagram. Con la sentenza l’Authority ha multato la divisione europea del colosso guidato da Mark Zuckerberg per 390 milioni di euro, 210 a Facebook e 180 a Instagram, per violazioni del regolamento europeo sul trattamento dei dati (Gdpr).

Possibilità di affrancamento a favore delle quote di Oicr e delle polizze vita. L’istituto, previsto nei commi da 112 a 114 dell’art. 1 della legge di bilancio 2023 (197/2022) permette (per la prima volta) agli investitori di affrancare il maggior valore delle quote relative ai fondi comuni di investimento, nonché quello delle polizze vita (ramo I e ramo V), di fatto sterilizzando ai fini fiscali la plusvalenza che verrebbe successivamente realizzata in sede di incasso del provento, in capo alle persone fisiche-sottoscrittori dei fondi o titolari delle polizze citate. Nello specifico, per i redditi indicati, la disposizione prevede la possibilità di versare un’imposta sostitutiva con aliquota al 14%, allineando il valore dell’investimento a quello di mercato ed evitando l’emergere di una plusvalenza ordinariamente tassabile con aliquota del 26%, che sarebbe data dalla differenza tra il valore attuale dell’investimento e il relativo costo di acquisto/sottoscrizione.
Risarcito il socio infortunato. La società ben può essere chiamata a rispondere dell’incidente occorso all’associato in partecipazione, che pure non è un dipendente. E ciò perché l’articolo 2087 Cc sulla tutela delle condizioni di lavoro costituisce una norma di chiusura del sistema di sicurezza e prevenzione: ai fini dell’obbligo di protezione, dunque, conta l’erogazione della prestazione, al di là della formale categoria contrattuale con cui viene l’attività risulta svolta. D’altronde l’articolo 2, comma primo lettera a) del decreto legislativo 81/2001 include gli associati in partecipazione tra i destinatari della disciplina. È l’impresa a dover provare di aver adempiuto l’obbligo di sicurezza e non il danneggiato a dover dimostrare il fatto del terzo, doloso o colposo.
Un anno ancora di Ape sociale. La Manovra 2023, infatti, proroga al corrente anno la misura di «prepensionamento» operativa dall’anno 2017 a favore dei soggetti in particolari condizioni e con almeno 63 anni d’età, confermando gli elenchi di «attività gravose» vigenti l’anno scorso. Confermata, inoltre, anche la disciplina operativa; per cui la domanda per il riconoscimento va presentata entro il prossimo 31 marzo, per garantirsi il diritto al prepensionamento (quelle presentate successivamente, comunque non oltre il 30 novembre, sono considerate solamente nel caso in cui siano ancora disponibili le risorse finanziarie a ciò destinate).
  • Facile.it
Sono circa 815.000 gli automobilisti che, secondo l’osservatorio Facile.it, nel 2023 si vedranno costretti a pagare di più per la propria assicurazione auto avendo causato un sinistro con colpa nei 12 mesi precedenti. Aumenti, questi, che vanno a sommarsi a quelli della benzina e dei pedaggi autostradali. Il dato assume ancora maggior gravità se, si legge in una nota, si considera che, a dicembre 2022, il premio medio RC auto registrato in Italia è stato di poco superiore ai 458 euro, vale a dire ben il 7,23% in più rispetto ad un anno prima.

  • Quota 103 con 62 anni d’età e 41 di contributi
  • Opzione donna diventa per poche: resta il calcolo contributivo
  • Ape sociale prorogata Domanda all’Inps entro il 31 marzo
  • Pensioni più basse su del 7,30%, la minima può sfiorare 600 euro