Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

Si presume si tratti di un furto deliberato, dal momento che, spiega una nota, quello che manca fa riferimento al solo Amarone Costasera in quantità equivalente a un tir, mentre sono indenni gli altri pregiati vini Masi immagazzinati negli stessi locali. Tale tipologia di sinistri rientra tra le casistiche coperte da assicurazione dalla società e dall’operatore logistico depositario
Tempo di cedola per i soci storici di Mediobanca. FinPriv, il salottino esclusivo che riunisce alcuni azionisti di vecchia data della merchant bank con in mano un pacchetto dell’1,66% dell’istituto (Stellantis, Assicurazioni Generali, Italmobiliare, Pirelli, Tim e Unipol), ha chiuso l’esercizio al 30 novembre scorso riportando un utile netto di 10,3 milioni di euro, in crescita dai 9 milioni. Il risultato dello scorso anno è frutto del dividendo incassato sulla quota detenuta nel capitale di Piazzetta Cuccia, che anno su anno si è incrementato da 9,4 a 10,7 milioni.
L’intenzione è raddoppiare il giro d’affari nel giro dei prossimi 5 anni e per raggiungere questo obiettivo Howden, tra i maggiori gruppi mondiali del brokeraggio assicurativo, ha deciso di affidarsi all’esperienza di Federico Casini. Un manager di lungo corso del settore (con esperienze in Generali, Gpa e ai vertici di Aon) che nei giorni scorsi ha preso il comando come ceo delle attività italiane di Howden e che a MF-Milano Finanza illustra i piani della società nella Penisola.
Crédit Agricole, azionista al 9,2% di Banco Bpm, non ha alcuna intenzione di superare il 10% dell’istituto di Piazza Meda e neppure di presentare una propria lista in occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione della banca guidata dall’amministratore delegato, Giuseppe Castagna. Chiarimenti arrivati ieri dal numero uno di Crédit Agricole Italia, Giampiero Maioli, a margine di un evento a Milano dove, in riferimento al prossimo rinnovo del board di Banco Bpm, ha anche sottolineato la volontà di scongiurare situazioni che possano generare conflitti. «Faremo tutto il possibile per evitare liste che possano andare in competizione tra di loro. Non è il nostro scenario, abbiamo sempre detto che abbiamo una partnership di lungo corso con Banco Bpm che abbiamo voluto rafforzare entrando nel capitale, firmando l’accordo di bancassurance.
Propensione, digital company attiva nella consulenza e distribuzione online di prodotti di previdenza integrativa e di protezione dell’individuo si allea con Facile.it. Grazie all’accordo di distribuzione firmato tra le due società gli utenti del comparatore disporranno di un ulteriore strumento per costruire il proprio progetto previdenziale, attraverso l’individuazione del fondo pensione più adatto alle loro esigenze, meno costoso e più efficiente del mercato.

L’operatore del soccorso stradale oltre a curare bene le operazioni tecniche cui è naturalmente preposto dovrà fare attenzione anche alla privacy dei clienti. Evitando di consegnare informative imprecise e banalizzando la compilazione in strada della scheda di lavoro. Lo ha evidenziato il Garante per la protezione dei dati personali con l’ordinanza ingiunzione n. 9842389 del 24 novembre 2022.
Saranno erogati nel mese di marzo gli ultimi aumenti delle pensioni legati alla perequazione automatica, con anche l’erogazione degli arretrati. Lo rende noto l’Inps, ricordando che l’Istituto dallo scorso 1° gennaio ha provveduto ad attribuire la rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali nella misura del 100% a tutti gli utenti che abbiano ottenuto in pagamento, nell’anno 2022, rate di pensione per un importo inferiore o uguale a € 2.101,52 (quattro volte il trattamento minimo).
- Bpm, Agricole resta sotto il 10%
Crédit Agricole, azionista al 9,20% di Banco Bpm, al momento non ha espresso alcuna intenzione di superare il 10% del capitale dell’istituto di piazza Meda. Banco Bpm come il Creval? «Non ci sono mai due storie uguali», ha tagliato corto Giampiero Maioli, responsabile della Banque Verte in Italia, che attualmente è focalizzata sulla partnership bancassicurativa che procede positivamente. E l’istituto non presenterà una lista in occasione del rinnovo del cda del Banco Bpm in calendario ad aprile, per evitare situazioni che possano generare conflitti: «Faremo tutto il possibile per evitare liste che possano andare in competizione tra di loro. Non è il nostro scenario, abbiamo sempre detto che abbiamo una partnership di lungo corso con Banco Bpm che abbiamo voluto rafforzare entrando nel capitale, firmando l’accordo di bancassurance. Lungi da noi l’idea di presentare situazioni ostili».

- Maioli: con Banco Bpm intesa forte
Il cantiere per la nuova governance del Banco Bpm procede spedito. E senza conflittualità, come conferma Giampiero Maioli, ieri a margine della presentazione dell’accordo per la sponsorizzazione delle classiche del ciclismo targate Rcs Sport da parte di Crédit Agricole. «Premesso che non è ancora il tempo, non abbiamo intenzione di presentare liste per il rinnovo del cda di Banco Bpm, faremo tutto il possibile per evitare liste che possano andare in competizione tra di loro», ha detto il responsabile del Crédit Agricole in Italia, azionista di piazza Meda con il 9,2%. Soglia che la Banque Verte non intende superare, a differenza di quanto avvenuto con il Credito Valtellinese, di cui deteneva il 5% con Crédit Agricole Assurance e che poi ha rilevato con un’Opa. «Non ci sono mai due storie uguali», ha tagliato corto Maioli, ribadendo che la quota resta ferma.

- La ricetta per la sanità in affanno “Medici in pensione a 72 anni” Ma sono già i più vecchi d’Europa
Le difficoltà di reclutamento dei giovani hanno spostato l’età media molto in avanti. E in Senato si sta discutendo di un emendamento della maggioranza al Dl Milleproroghe che, se arriverà in fondo, farà salire ancora più su l’età media dei professionisti della cura, che è già di 56 anni. Il progetto è di alzare la soglia pensionistica fino a 72 anni e sta facendo rumore. In particolare, non piace agli ospedalieri.

- Attacco hacker, il riscatto dei dati in bitcoin non è deducibile
I costi sostenuti per il pagamento in bitcoin di un riscatto dati non costituiscono un costo da reato, ma sono comunque indeducibili difettando dell’inerenza ai fini Ires e Irap, in base alla risposta a interpello 149/2023 delle Entrate. Una società quotata è stata vittima di un attacco informatico e ha deciso di pagare un riscatto in bitcoin per evitare danni ai propri clienti, ottenendo la consegna della chiave di decrittazione e la cancellazione e non pubblicazione dei file sottratti. Si domanda quindi se i costi sostenuti siano deducibili. I costi da reato sono indeducibili ex articolo 14, comma 4-bis, della legge 537/93, ma tale norma non si applica in quanto il pagamento del riscatto non può considerarsi direttamente funzionale alla commissione di un reato da parte della società. Circa l’inerenza dei costi rispetto all’attività d’impresa l’Agenzia richiama le proprie pronunce e le posizioni della Cassazione, tra cui quella per cui l’onere della prova della correlazione del costo con l’attività d’impresa spetta al contribuente. Viene però negata la deducibilità in quanto la società non avrebbe dimostrato che l’uscita di denaro relativa all’acquisto dei bitcoin e il successivo trasferimento degli stessi sia strettamente correlato alla remunerazione di un fattore della produzione.
- Il maltempo cura i campi dalla siccità del 2022
Dopo che il 2022 si è chiuso con una riduzione del 30% delle precipitazioni, la neve che in questi giorni sferza l’Italia centrale si sta rivelando una risorsa per l’agricoltura. A sostenerlo è la Coldiretti, che però allo stesso tempo si è detta preoccupata del fatto che il maltempo è stato accompagnato dal moltiplicarsi di eventi estremi, con una media di oltre cinque al giorno tra bufere di vento, neve, grandine e violente precipitazioni che hanno provocato frane, smottamenti ed esondazioni con interi campi di frutteti, vigneti, serre e stalle allagati. Il crollo delle temperature, accompagnato da gelate notturne dopo il caldo anomalo degli ultimi mesi, mette inoltre a rischio verdure e ortaggi coltivati all’aperto come cavoli, verze, cicorie e broccoli, e fa balzare i costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori, che già risente dell’impennata delle bollette degli ultimi mesi. A soffrire il freddo sono anche i fiori e le gemme delle piante da frutto delle varietà più precoci di noccioli, pesche, ciliegie, albicocche, agrumi e mandorle, che sono state risvegliate dalle alte temperature dei giorni scorsi, precedenti al gelo. Il risultato prodotto dall’insieme di tutti questi sbalzi riconducibili al cambiamento climatico, secondo la Coldiretti, sono stati danni nelle campagne per 6 miliardi di euro nel solo 2022.