Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Gli investimenti in Insurtech in Italia stanno aumentando anche se il divario rispetto ad altri Paesi resta ancora netto. Nel secondo semestre del 2022 si sono registrati 250 milioni di nuovi investimenti in innovazione tecnologica per il settore assicurativo. Un dato più basso rispetto ai 300 milioni attesti ma il bilancio per l’intero 2022 è positivo, pari a 450 milioni complessivi che rappresentano una forte crescita rispetto ai 280 milioni che erano stati investiti nell’intero 2021.
Le violazioni della privacy costano care alle big tech. Secondo un’analisi di Dla Piper, i garanti europei hanno comminato nell’ultimo anno sanzioni per 2,92 miliardi per violazioni del Gdpr, il regolamento per la protezione dei dati personali.Il dato è in crescita del 168% rispetto ai 12 mesi precedenti, principalmente a causa di due fattori.
Il numero di cittadini italiani con una copertura sanitaria integrativa è in aumento e si stima che ormai oltre il 25% della popolazione aderisca a qualche forma di sanità integrativa, che sia un’assicurazione, un fondo o una cassa sanitarie. Numeri destinati a crescere, dicono gli esperti di Bain & Company Italia
Il rapporto tra pensionati e lavoratori attivi «scenderà da 1,4 a circa 1,3». E nel 2050 il rapporto «sarà uno a uno». Il dato, secondo quando emerso, è stata dato dal presidente dell`Inps, Pasquale Tridico, nel corso del tavolo governo-parti sociali sulle pensioni.
  • Generali
Christian Kanu è stato nominato nominato ceo di Generali Global Corporate & Commercial (GC&C) con effetto dal 30 gennaio.

«Scalda i motori», in vista dell’approdo nell’Aula della Camera (lunedì 23 gennaio), la proposta di legge per imporre un equo compenso per le prestazioni rese dai liberi professionisti a una specifica platea di committenti: ieri pomeriggio, infatti, la Commissione Giustizia ha acceso il semaforo verde sul testo-base (frutto dell’unificazione delle iniziative 338 del presidente del Consiglio e leader di FdI Giorgia Meloni e 271 del deputato della Lega Jacopo Morrone), conferendo, con voto unanime, il mandato per l’Assemblea alle relatrici, le parlamentari di FdI e Lega Carolina Varchi e Ingrid Bisa. E, quindi, adesso il provvedimento ha la strada spianata verso il varo di Montecitorio, che dovrebbe avvenire nella prima parte della prossima settimana.
  • Generali Global corporate & commercial
ha nominato Christian Kanu amministratore delegato. Già a.d. di Tokio Marine Europe, il manager ha maturato più di 20 anni di esperienza nel comparto assicurativo.

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  • «La spesa sale, rischio previdenza»
Non è partito bene il confronto tra governo e parti sociali sulla riforma delle pensioni, ieri mattina al ministero del Lavoro. Presenti, da un lato del tavolo, la ministra Marina Calderone, il sottosegretario, Claudio Durigon, il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, e, dall’altro, i vertici delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali. Cgil, Cisl e Uil hanno riproposto le richieste della loro piattaforma unitaria, a partire dalla possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età (tema rilanciato anche dall’Ugl) e di abbassare l’età pensionabile ad almeno 62 anni. Richieste che, del resto, non sono lontane dai programmi elettorali del centrodestra. Basti pensare al continuo insistere della Lega su Quota 41 e lo smantellamento della Fornero. Ma un aumento della spesa metterebbe a rischio l’equilibrio del sistema. È stato Tridico a ricordarlo, sottolineando che se oggi ci sono circa 1,4 lavoratori per ogni pensionato, questo rapporto scenderà a 1,3 nel 2029 e a 1 nel 2050.

  • Generali avvia maxi piano d’incentivazione
Generali avvia un programma di riacquisto di azioni proprie a servizio di un maxi piano di incentivazione denominato “Piano LTI 2022-2024” e approvato dall’assemblea dello scorso aprile. Il Leone di Trieste ha annunciato che rileverà sul mercato entro marzo 2023 complessivi 10,5 milioni di titoli, pari a poco meno dello 0,7% del capitale della compagnia, per un controvalore totale che non potrà superare i 210 milioni di euro. Il prezzo di acquisto non potrà eccedere del 5% il prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa precedente il compimento di ogni singolo intervento sul mercato. Generali ha sottoscritto un buyback agreement con HSBC Continental Europe. Alla data odierna, la società e le sue controllate detengono 39.661.243 azioni proprie, rappresentanti il 2,50%del capitale.
  • Blackstone saluta via Solferino, l’area va ad Allianz per 200 milioni
In un mercato immobiliare nel quale dominano gli operatori fermi alla finestra nel tentativo di cercare una maggiore visibilità su questo inizio 2023, si concretizza qualche deal avviato nei mesi passati. È il caso dell’ultima acquisizione di Allianz in Italia. Dopo il riacquisto, a metà del luglio scorso, da parte di Rcs Mediagroup dell’immobile di via Solferino che è sede del Corriere della Sera per quasi 60 milioni di euro, cambia proprietà anche la restante parte del complesso immobiliare Solferino-San Marco. Il gruppo assicurativo Allianz, secondo indiscrezioni insistenti sul mercato, avrebbe comprato per una cifra di circa 200 milioni di euro la parte restante dell’edificio – l’intera proprietà ha una estensione di oltre 34mila metri quadrati -, che ospita tutti gli uffici milanesi di Cassa Depositi e Prestiti, gli spazi di WeWork, gruppo leader negli spazi di coworking, e una filiale bancaria.
  • Assegno unico per gli anziani, sì del governo Semplificata la valutazione della fragilità
  • Sanità, spesa al lumicino: -52% rispetto alla Germania
Una via efficace può essere quella di spulciare le tabelle che la Corte dei conti ha elaborato nelle 256 pagine del nuovo referto al Parlamento sulla gestione finanziaria dei servizi sanitari regionali (delibera 19/2022 della sezione Autonomie, pubblicata ieri). I passaggi più significativi mettono a confronto la spesa pubblica italiana con quella dei principali Paesi europei: e disegnano i contorni di una distanza siderale. La spesa sanitaria pro capite in Italia si ferma a 2.851 dollari all’anno (2.637 euro). A parità di potere d’acquisto, si tratta del 51,7% in meno dei 5.905 dollari pro capite spesi in Germania e del 38,4% in meno dei 4.632 dollari a testa utilizzati dai francesi, mentre rispetto al Regno Unito (4.158 dollari) la distanza è del 31,4%.