Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Gli agenti di assicurazione plurimandatari saranno obbligati, a partire dal primo marzo prossimo, a presentare ai clienti i preventivi offerti da tutte le compagnie per conto delle quali operano, utilizzando il preventivatore messo a punto dall’Ivass (Preventivass) che confronta i contratti base offerti sul mercato.
I dettagli emergeranno dalla Relazione sulla remunerazione che Generali pubblicherà a marzo. Ma intanto in questi giorni stanno emergendo i primi elementi della soluzione individuata dal gruppo assicurativo per un bonus straordinario ai dipendenti del gruppo che hanno aderito al piano azionario lanciato nel 2019: un premio medio di 600 euro per chi ha investito nella compagnia 3.000 euro.
La ricerca del partner assicurativo di Iccrea entra nel vivo con una mossa a sorpresa: Generali, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, ha deciso di sfilarsi dalla partita. Intanto la data room tra gli interessati è stata aperta aperta nei giorni scorsi, mentre la consegna delle offerte vincolanti è attesa per la fine di marzo.
Anche il settore assicurativo si dota di una roadmap per la decarbonizzazione. L’Alleanza Assicurativa Net Zero (Nzia-Net Zero Insurance Alliance) istituita dalle Nazioni Unite ha lanciato il primo protocollo di definizione degli obiettivi per raggiungere un’economia a basse emissioni di CO2 ieri in occasione dell’incontro annuale del World Economic Forum a Davos, in Svizzera.
Il sistema previdenziale italiano è stato messo in sicurezza, grazie agli interventi di stretta sulle pensioni che si sono succeduti negli ultimi 15 anni, culminati con la riforma Fornero del 2012. Ma ora il tallone d’Achille dell’Italia è l’assistenza. La fotografia scattata dal Bilancio del sistema previdenziale italiano, a cura del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, giunto alla decima edizione, illustra un sistema del welfare a due velocità.
Si chiama Nova Investment Management, è già stata costituita in Irlanda e punta nei prossimi cinque anni a raggiungere qualche decina di miliardi di masse in gestione. E’ l’obiettivo della creatura nata dalla partnership tra Azimut e Unicredit siglata a dicembre, che punta a «creare il polo dell’asset management italiano con respiro internazionale», come ha spiegato ieri Pietro Giuliani

Nel 2021 l’età media di pensionamento è stata di 64,3 anni. Più bassa per gli uomini (64,1) che per le donne (64,6). Un sistema caratterizzato dalle numerose deroghe all’età legale di pensionamento approvate dagli ultimi governi, che hanno portato a 61,6 anni l’età necessaria per la pensione di anzianità. È il quadro tracciato nel decimo rapporto di Itinerari previdenziali, il centro studi diretto da Alberto Brambilla.
Una prestazione universale agli anziani non autosufficienti: un assegno (o in alternativa un pacchetto di servizi) che assorbirà tutte le varie indennità oggi percepite, tra cui quella di accompagnamento. E una rete di case e condomini in cui far convivere giovani non autosufficienti e anziani conciliando le esigenze di guadagno dei primi e assistenza dei secondi. Sono alcune delle previsioni contenute nello schema di disegno di legge recante deleghe al governo in materia di politiche in favore delle persone anziane
Nonostante il quinto risultato favorevole consecutivo registrato in dicembre (1,091 milioni di immatricolazioni, +14,8% su base annua), il mercato dell’auto in Europa ha chiuso il 2022 con un ribasso del 4,1% a 11,287 milioni. L’Italia ha visto il mese scorso un incremento a doppia cifra del 21%, mentre l’anno ha visto una diminuzione del 9,7%: si tratta del peggiore risultato nel continente.
I ciclisti hanno una sorta di lasciapassare di impunità poiché, privi di targa, libretto e assicurazione, non sono sanzionabili e neppure risarciscono i danni che causano. Non ho mai visto un vigile urbano multare qualcuno in bicicletta.
  • Azimut raggiunge i target
Azimut H. prevede di chiudere il 2022 con un utile compreso fra 395 e 405 milioni di euro, in linea con le stime fornite al mercato. La raccolta netta totale è ammontata a 8,5 miliardi, superando la fascia più alta dell’obiettivo fissato a 6-8 miliardi di euro. Il totale delle masse si è attestato a 79 miliardi, di cui il 42% relativo al business estero. È proseguita la crescita nel segmento dei private markets, dove Azimut ha realizzato una raccolta di 1,9 miliardi di euro, raggiungendo asset under management pari a 6,5 miliardi, in aumento del 42% rispetto all’anno precedente. Un dato che rappresenta circa il 12% del totale delle masse gestite e che proietta il gruppo al raggiungimento dell’obiettivo di almeno il 15% entro la fine del 2024, che era stato annunciato nel 2019. Azimut ha inoltre fissato gli obiettivi per il 2023 stimando, in condizioni di mercato normali, una raccolta netta di 6-8 miliardi di euro e un utile netto di almeno 450 milioni. Traguardi che pongono il gruppo nella direzione dei 500 milioni di utile già previsti per il 2024.

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  • Gli italiani? Età media di pensione a 63 anni
Il sistema pensionistico italiano si regge su un fragile equilibrio, sottoposto com’è all’invecchiamento della popolazione e incapace di un salto in avanti sul tasso di occupazione, che rimane una decina di punti inferiore alla media europea. Bisogna quindi evitare riforme che abbassino ulteriormente l’età effettiva di pensionamento, oggi intorno ai 63 anni, contro i 65 della media Ue, promuovere l’aumento dell’occupazione e, soprattutto, dal lato delle spese, mettere un freno all’aumento incontrollato delle prestazioni assistenziali e, dal lato delle entrate, superare un sistema fiscale che consente al 79,2% dei contribuenti di dichiarare redditi da zero fino a 29 mila euro, versando solo il 27,5% di tutta l’Irpef. Questa la fotografia del welfare italiano scattata dal Rapporto annuale del Centro studi Itinerari previdenziali, guidato da Alberto Brambilla, presentato ieri a Montecitorio.
  • Auto, il mercato europeo torna ai livelli di 30 anni fa
Il mercato europeo dell’auto torna al 1993. L’anno scorso sono state infatti immatricolate 9,3 milioni di auto (-4,3%) stesso livello di 30 anni fa, quando le vendite erano stati pari a 9,23 milioni. Includendo la Gran Bretagna e i Paesi Efta il totale sale a 11.286.939 vetture, con un calo del 4,1%. Neppure l’aumento del 12,8% a dicembre è servito a migliorare l’anno. Una delle ragioni si trova nell’incapacità dei costruttori di soddisfare la domanda a causa della costante carenza di semiconduttori. Tra i grandi Paesi solo la Germania ha registrato una crescita, seppur limitata all’1,1%, tutte le altre nazioni sono in rosso: l’Italia è scesa del 9,7%, la Francia del 7,8%, la Spagna del 5,4%, la Polonia del 6%, il Belgio del 4,4% e il Regno Unito del 2%.

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  • Parte il cantiere della riforma pensionistica spesa per assistenza raddoppiata in 15 anni
Si riapre il cantiere delle pensioni. Questa mattina la ministra del Lavoro Marina Calderone incontra i sindacati e le imprese per fissare temi e calendario. «Il tavolo andrà avanti spedito e la prima bozza di riforma potrebbe vedere la luce entro 5-6 mesi», promette la ministra. Una riforma, nelle intenzioni del governo Meloni, flessibile e sostenibile per i conti che chiuda conla stagione di quote e deroghe annuali. E che sia in vigore dal primo gennaio 2024, per archiviare la legge Fornero. La spesa per pensioni che l’Italia comunica all’Europa è pari a 311 miliardi, il 17,5% del Pil (dato 2021, ultimo disponibile). Siamo tra i primi posti in Ue e non certo per virtuosità. «Ma se scorporiamo la spesa assistenziale, non coperta dai contributi versati, arriviamo a 238 miliardi, il 13,4% del Pil», spiega Alberto Brambilla, presidente di Itinerari. «Se poi togliamo anche un altro pezzo di spesa coperta dallo Stato, parzialmente come per le pensioni integrate al minimo e totalmente come per gli assegni sociali, ecco che scendiamo di altri 23 miliardi al 12,11% in piena media Ue».

  • Pensione di vecchiaia con 67 anni di età e 20 di contributi
  • Previdenza pubblica, a tutti dal 2012 il contributivo
  • La quota contributiva è più generosa nel 2023-24
  • Se la società è un mero schermo risponde l’amministratore di fatto
  • Pensioni, 400mila in pagamento da oltre 40 anni
Il sistema previdenziale, al netto del peso dell’assistenza, si presenta ancora sostenibile. Superata la fase emergenziale del Covid, il rapporto attivi-pensionati ha fatto registrare una risalita attestandosi a quota 1,4215 grazie alle ripresa dell’occupazione. Ma non mancano altri indicatori “sensibili”, come le quasi 400mila pensioni che attualmente l’Inps paga da più di 40 anni. Secondo il decimo rapporto del Centro studi e ricerche “Itinerari previdenziali”, si tratta di un equilibrio fragile che potrebbe rompersi senza «scelte oculate» sull’età di pensionamento e sui canali di uscita anticipata, come ad esempio le cosiddette “Quote” o altre deroghe alla legge Monti-Fornero. Che andrebbero ridotte già nel 2023. Per il presidente di “Itinerari previdenziali”, Alberto Brambilla, «è giunto il momento di darsi regole certe per almeno i prossimi 10 anni, limitando le anticipazioni, bloccando l’anzianità contributiva e soprattutto equiparando le regole di pensionamento dei cosiddetti “contributivi puri” a quelle degli altri lavoratori».
  • Spesa assistenziale aumentata di 30 miliardi tra il 2019 e il 2021