Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

L’offerta vincolante di JcFlowers per acquistare la compagnia assicurativa Eurovita è pronta e, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, è stata recapitata sul tavolo dei venditori di Cinven nei giorni scorsi. Poco prima di Natale le posizioni dei due protagonisti dell’operazione erano ancora nettamente distanti ma le festività si sarebbero rivelate utili ad avvicinare la proposta del fondo di private equity alle richieste avanzate dai cedenti.
Il 2022 del risparmio gestito italiano, almeno stando ai primi bilanci delle raccolte complessiva arrivati ieri, è andato bene, forse anche più delle aspettative. E questo vale sia per chi ha una propria reta di distribuzione sia per chi fabbrica prodotti di investimento che poi vengono venduti da terzi. Nonostante l’andamento negativo dei mercati, che ha inciso in modo non indifferente sulle masse in gestione, la raccolta di Azimut, Banca Mediolanum e Anima è stata ampiamente positiva e la quota di risparmio gestito sui volumi totali si è mostrata solida.
Il 2022 è stato un anno positivo per i risparmiatori italiani che si sono rivolti all’Arbitro per le controversie finanziarie per contenziosi con gli intermediari. Quasi il 60% dei ricorsi sono stati accolti e i risarcimenti liquidati nell’anno hanno raggiunto quota 18 milioni, con una media pro-capite di 28 mila euro.Sale così a 142,5 milioni di euro il valore complessivo dei risarcimenti riconosciuti dall’Arbitro istituito presso la Consob nei suoi primi sei anni di attività.

Novità in arrivo in materia previdenziale e di pensioni. Questo quanto emerge dalla legge di bilancio 2023 (l. n. 197/2022), pubblicata in G.u. il 29 dicembre scorso. Proviamo a fare il punto su quelle di maggior rilievo: esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei dipendenti e pensione anticipata flessibile (cd. Quota 103). Quanto alla prima novità, l’art. 1, comma 281, della legge di bilancio reintroduce, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore (quota Ivs) a carico dei lavoratori dipendenti pubblici e privati, esclusi i lavoratori domestici.
Giro di vite sul pensionamento con «opzione donna». Non tutte le lavoratrici, infatti, possono fruirne ma solo quelle caregiver o con invalidità di grado non inferiore al 74% o licenziate o dipendenti da aziende in crisi. Le lavoratrici rientranti in una di queste condizioni possono incrociare le braccia, quest’anno, se al 31 dicembre 2022 hanno maturato almeno 35 anni di contributi e un’età non inferiore a 60 anni, ridotta a 58 anni a quelle licenziate o dipendenti da aziende in crisi o con almeno due figli, e a 59 anni a quelle con un figlio. A stabilirlo è il comma 292 dell’art. 1 della legge 197/2022, la legge di bilancio per il 2023.
  • Mediolanum, raccolta sale a 1,25 mld
Banca Mediolanum nel mese di dicembre ha realizzato una raccolta netta totale di 1,25 miliardi, di cui 8,30 miliardi da inizio anno. La raccolta netta in risparmio gestito, si legge in una nota, ammonta a 710 milioni (5,95 miliardi dall’inizio dell’anno). Sono stati erogati nuovi finanziamenti per 430 milioni, di cui 4,01 miliardi da gennaio 2022. Per quanto riguarda i premi polizze protezione si attestano a 18 milioni, di cui 184 milioni da inizio anno.
  • Azimut H., oltre l’obiettivo Raccolta netta a 8,5 mld
Il gruppo Azimut ha registrato a dicembre 2022 una raccolta netta positiva per 1,2 miliardi di euro. La raccolta dall’inizio dell’anno ammonta a 8,5 miliardi, oltre l’obiettivo di 6-8 miliardi fissato per il 2022. Circa la metà (4,3 miliardi) della raccolta netta annuale è stata indirizzata in prodotti di risparmio gestito. Le masse gestite, si legge in una nota, hanno raggiunto 55,1 mld al 31 dicembre 2022 (nel 2021, 54,1 mld), con un aumento del 2% sull’anno precedente. Le masse del risparmio amministrato ammontano a 23,8 mld al 31 dicembre 2022 (2021, 29 mld) e scontano l’effetto del deconsolidamento di Sanctuary (rettifica di 6,9 mld) in linea con la quota attuale di Azimut del 53,37%. Il totale delle masse si attesta a 79 mld al 31 dicembre 2022 (2021, 83,2 mld, ovvero 77 miliardi al netto dell’aggiustamento pro-rata di Sanctuary). Nel 2022, il segmento private markets ha registrato una forte crescita con una raccolta di 1,9 miliardi e con AuM (asset under management) a 6,5 mld a fine dicembre 2022 (circa il 12% del totale delle masse gestite), in aumento del 42% sul 2021.

  • Class action, dal 25 giugno azioni anche senza mandato
  • Risparmio gestito senza il rischio della stabile organizzazione

Handelsblatt

 

  • Assicuratori sotto pressione: le catastrofi naturali sono sempre più forti e frequenti
L’anno scorso un numero crescente di gravi disastri naturali ha causato gravi perdite in tutti i continenti. L’uragano “Ian”, che ha colpito la costa occidentale della Florida alla fine di settembre, è stato addirittura il secondo uragano più costoso della storia in termini di perdite assicurate, se adeguato all’inflazione. Su una perdita totale di 100 miliardi di dollari, circa 60 miliardi di dollari erano assicurati, secondo i calcoli di Munich Re. Solo l’uragano “Katrina” è stato più costoso per gli assicuratori nel 2005. “Il bilancio delle catastrofi naturali è dominato da eventi che, secondo le ultime ricerche, stanno diventando sempre più forti e frequenti”, afferma Thomas Blunck, membro del consiglio di amministrazione di Munich Re, valutando gli ultimi dati. Eppure il 2022 è stato tutt’altro che un anno record: secondo i calcoli di Munich Re, le perdite globali dovute a tempeste, incendi boschivi, danni da temporali e inondazioni sono state pari a 270 miliardi di dollari. Un anno prima erano ben 50 miliardi di dollari in più.