I premi contabilizzati del ramo cauzione nel primo semestre del 2022 sono stati pari a 352,3 milioni, il valore più alto mai registrato in un semestre, in aumento del 9,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I premi di nuova produzione sottoscritti nel corso dei primi sei mesi dell’anno in corso – riporta l’ANIA in una statistica – hanno rappresentato il 62,7% del totale (57,3% nel 2021) e sono stati pari a 221,0 milioni, con un incremento del 19,3% rispetto all’anno precedente.

A questo risultato positivo ha contribuito una maggior sottoscrizione di gran parte delle garanzie, in particolare quelle legate agli appalti, i cui premi sono aumentati di 23,2 milioni (+14,2% i premi totali e +37,8% i premi di nuova produzione) e quelle collegate alla gestione dei rifiuti, con premi in crescita di 5,7 milioni (+27,7% i premi totali e +14,3% i premi di nuova produzione).

In aumento di circa un milione anche i premi per garanzie collegate a operazioni doganali (+6,0% i premi totali e +3,6% i premi di nuova produzione), per quelle assimilate agli appalti (+1,0% i premi totali ma -2,8% i premi di nuova produzione) e per quelle collegate ad Agea – Regolamenti CEE (+5,7% i premi totali ma – 4,4% i premi di nuova produzione). Stabili i premi contabilizzati sottoscritti per garanzie collegate ai contributi (con un lieve incremento, pari allo 0,8% per i premi di nuova produzione).

Diminuiscono invece le garanzie collegate al rimborso di imposte (-8,2% i premi totali e -3,5% i premi di nuova produzione) e i premi inerenti a garanzie di pagamento, in calo di circa 4 milioni (-28,8% i premi totali e -9,2% i premi di nuova produzione).

In crescita di 3,3 milioni i premi contabilizzati della residuale classe delle altre garanzie che non risultano in quelle già specificate (+16,4% i premi totali e +11,7% i premi di nuova produzione).

Sommando i premi delle garanzie che hanno avuto un incremento (pari complessivamente a +34,1 milioni) e considerando la contribuzione negativa di quelle che invece hanno registrato una diminuzione (pari complessivamente a -4,9 milioni) ne consegue che nel corso dei primi sei mesi del 2022 i premi contabilizzati del ramo hanno registrato un saldo positivo di 29,2 milioni.

Le quote di mercato

Delle 39 imprese che operano nel ramo, le prime cinque del mercato hanno contabilizzato il 42,9% dei premi totali (151 milioni), in lieve aumento rispetto a quanto registrato nel 2021 (42,6%). In aumento (da 25,7% a 26,2%) anche il market share delle imprese medio-grandi (dal 6° al 10° posto) che hanno raccolto premi per oltre 92 milioni, e delle imprese medio-piccole (dall’11° al 15° posto) che hanno raccolto il 16,6% del totale del ramo (i premi contabilizzati ammontano a oltre 58 milioni). In calo invece la raccolta premi delle restanti imprese, che complessivamente hanno sottoscritto premi per circa 50 milioni (il 14,3% del totale; 15,9% nel giugno 2021). Il 59% delle imprese (rappresentative del 78% dei premi raccolti) ha registrato un incremento dei premi contabilizzati (in media +17,3%) mentre la restante parte mostra una variazione negativa del volume di affari (mediamente del -12,4%).

Le garanzie assicurate

Anche nel primo semestre del 2022 la maggior parte dei premi contabilizzati (il 69,7%) del
ramo cauzione è concentrato in due tipologie di rischio principali: gli “appalti” (in
prevalenza cauzioni a garanzia dei contratti per appalti pubblici) e garanzie “assimilate
agli appalti” (principalmente polizze per concessioni edilizie) che insieme hanno raccolto
quasi 246,0 milioni (222,0 nel 2021). Entrambe le tipologie di garanzie mostrano un
incremento dei premi totali rispetto all’anno precedente e, in particolare, quelle collegate
agli “appalti”, che aumentano del 14,2%. A tale incremento hanno contribuito i premi per
le polizze definitive a garanzia dei contratti per pubblici appalti (+11,8%), che
rappresentano il 74% dei premi di questo settore e quelli delle altre generiche garanzie
non collegate ad appalti pubblici od esteri (+30,1%). In lieve calo i premi raccolti per
garanzie sottoscritte in modo provvisorio per partecipazioni a gare d’appalto (-0,5%) e
quelli sottoscritti a garanzia di contratti per appalti esteri (-45,4%), che tuttavia
rappresentano meno dell’1% del totale. Anche i premi di nuova produzione hanno seguito
lo stesso andamento, seppur con valori più marcati, e risultano in aumento del 37,8%.
Crescono dell’1% rispetto all’anno precedente i premi delle garanzie “assimilate agli
appalti”.

Tra le specifiche garanzie in tale ambito, risultano in lieve aumento (+0,4%) i premi delle polizze sottoscritte a garanzie di concessioni edilizie, che rappresentano il 50% dei premi del settore, mentre si incrementano del 16,3% i premi delle polizze fideiussorie ex
lege 210/04. In riduzione invece del 22,1% i premi di tutte le altre rimanenti garanzie
assimilate agli appalti. I premi di nuova produzione si sono ridotti del 2,8%. L’incidenza dei
premi di nuova produzione sui premi contabilizzati è passata dal 55,5% al 66,9% per gli
“appalti”, mentre si è lievemente ridotta, passando dal 51,9% al 50,0% per le garanzie
“assimilate agli appalti”.

Rispetto al primo semestre del 2021 sono aumentati di 5,7 milioni di euro i premi contabilizzati riguardanti le tipologie di rischio inerenti alla “gestione rifiuti”: il volume di affari nei primi sei mesi del 2022 è stato pari a 26,3 milioni (il 7,5% dei premi totali contabilizzati) con un incremento del 27,7%. Il 27% di questi premi (7,1 milioni di euro, in aumento del 32,0% rispetto al primo semestre del 2021) sono stati contabilizzati per garanzie inerenti alle spedizioni transfrontaliere di rifiuti che coprono le eventuali spese sostenute per il trasporto, lo smaltimento o il recupero dei rifiuti, nonché i costi per la bonifica dei siti inquinati connesse alle già menzionate operazioni oltre i confini nazionali. I premi di nuova produzione (16,4 milioni), che costituiscono il 62,3% dei premi contabilizzati per questi rischi, sono risultati in crescita del 14,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. In crescita del 6,0% il volume dei premi raccolti per le tipologie di rischio classificate come “doganali” (cauzioni per il pagamento periodico differito dei dazi doganali, per temporanee importazioni, per altre operazioni doganali), che ammonta a 15,1 milioni.

Andamento positivo anche per i premi di nuova produzione, che segnano un +3,6% rispetto al primo semestre del 2021. Stabili rispetto all’anno precedente i premi per i rischi inerenti a “contributi” (a garanzia dell’esatta destinazione dei fondi erogati da Organismi Europei, Amministrazioni Statali, Regionali o di altri Enti Locali per la realizzazione di progetti specifici) che si attestano a 11,8 milioni, contabilizzando il 3,4% di tutti i premi del ramo (erano tuttavia il 3,7% nel 2021). In lieve aumento la nuova produzione dei premi che nei primi sei mesi del 2022 segna +0,8%.

Le garanzie per “rimborso di imposte” (prestate a favore dell’Amministrazione Finanziaria per l’eventuale restituzione delle somme risultate indebitamente erogate a seguito di avviso di rettifica da parte delle Autorità competenti relative alle dichiarazioni fiscali) hanno raccolto il 3,1% dei premi contabilizzati nell’anno (era 3,7% nel giugno 2021), per un volume di 10,9 milioni, in diminuzione dell’8,2% rispetto all’anno precedente. Tale calo è stato determinato principalmente dal decremento di quasi un milione che hanno fatto registrare i premi legati a garanzie per rimborsi IVA e altre imposte (-8,5%). La quasi totalità dei premi delle polizze collegate a rimborsi IVA e altre imposte è costituita da nuova produzione, che registra una riduzione dei premi complessivi (-4,1%). Il volume dei premi per le coperture relative a “garanzie di pagamento” nel primo semestre del 2022 è risultato pari a 9,7 milioni, con una diminuzione del 28,8% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente; la nuova produzione ha seguito lo stesso andamento e risulta pari a 6,0 milioni, in calo del 9,2%. Sono aumentati (+5,7%) i premi contabilizzati per le garanzie “Agea – regolamenti CEE” (9,4 milioni, pari al 2,7% del totale dei premi del ramo), ma risultano in calo (-4,4 %) i premi della nuova produzione che nei primi sei mesi del 2022 si attestano a circa 6,7 milioni. I premi contabilizzati relativi alle tipologie di rischio non rientranti in quelle già menzionate (Ingresso stranieri, Generiche dirette, Giudiziali, Rapporti di collaborazione non subordinati, Rapporti di collaborazione subordinati, Esattoriali società Coop, Esattoriali S.p.A., Esattorie per istituti di credito) risultano invece in aumento (+16,4%), attestandosi a 23,3 milioni (il 6,6% dei premi del ramo), di cui il 54,5% dovuti alla nuova produzione dell’anno, in aumento (+11,7%) rispetto al 2021.