di Andrea Pira
A bocce ferme, senza riforme e senza cambiamenti nei livelli d’inflazione, il quadro per le pensioni nel 2029 sarà tutt’altro che positivo. Il rapporto tra pensionati e lavoratori attivi «scenderà da 1,4 a circa 1,3». E nel 2050 il rapporto «sarà uno a uno». Il dato, secondo quando emerso, è stata dato dal presidente dell`Inps, Pasquale Tridico, nel corso del tavolo governo-parti sociali sulle pensioni. Tridico avrebbe quindi parlato di «criticità nella gestione del pubblico impiego e per gli stipendi erosi dall’inflazione». Nel corso dell’incontro la ministra per il Lavoro, Marina Calderone ha quindi anticipato la volontà di ripristinare permanentemente il Nucleo di valutazione della spesa previdenziale per meglio monitorare i fattori che influenzano l’andamento del settore, consentendo così una revisione sostenibile del complesso sistema pensionistico vigente. Quanto alla riforma, attesa da impegni del governo entro la prima metà dell’anno, uno degli obiettivi sarà la revisione di strumenti sperimentali per l’uscita anticipata dal mondo del lavoro, come Opzione Donna, puntando al contempo sul potenziamento della previdenza complementare. (riproduzione riservata)
Fonte: logo_mf