CONFERMATO L’OBBLIGO DEGLI AGENTI PLURIMANDATARI DI MOSTRARE AL CLIENTI LE OFFERTE DEI CONTRATTI BASE A PARTIRE DAL 1° MARZO
di Anna Messia
Gli agenti di assicurazione plurimandatari saranno obbligati, a partire dal primo marzo prossimo, a presentare ai clienti i preventivi offerti da tutte le compagnie per conto delle quali operano, utilizzando il preventivatore messo a punto dall’Ivass (Preventivass) che confronta i contratti base offerti sul mercato. Ieri, come anticipato da MF-Milano Finanza nei giorni scorsi, è arrivata l’attesa pronuncia del Tar del Lazio che era stato chiamato in causa dagli agenti assicurativi dello Sna, convinti che il provvedimento dell’Ivass che ha introdotto l’obbligo fosse iniquo, perché penalizza gli agenti plurimandatari rispetto a chi ha un solo mandato, ed esclude dall’obbligo anche i broker, creando disparità nel mercato. Posizioni che sono state respinte dai giudici del tribunale amministrativo secondo cui «non ricorre la predicata ingiustificata disparità di trattamento, attesa l’evidente diversità delle posizioni che caratterizzano l’agente monomandatario e quello plurimandatario». Il Tribunale ha anche ritenuto infondata la censura secondo cui il regolamento Ivass (l’articolo 11, lett. a e b), comporterebbe una sostanziale duplicazione delle attività richieste agli agenti.
In pratica il regolamento Ivass applica la norma primaria, hanno spiegato dal Tar, dove hanno però accolto una delle richieste degli agenti dello Sna. In particolare sulla previsione regolamentare che richiede agli intermediari la raccolta e la conservazione della dichiarazione, prevista dall’articolo 132 bis del Codice delle Assicurazioni, «con la quale il cliente attesta di aver ricevuto le informazioni sui premi offerti» o «di aver utilizzato il servizio Preventivass autonomamente».
Gli agenti non avranno quindi l’obbligo di conservazione della documentazione, come era stato richiesto da Ivass, ma saranno in ogni caso esposti al rischio di un eventuale ricorso del cliente qualora non operassero correttamente, spiegano dall’autorità presieduta da Luigi Federico Signorini, dove esprimono «soddisfazione verso questa decisione perché consente di avviare regolarmente l’attività di Preventivass dato che le norme che prevedono l’obbligo di consultazione da parte degli agenti entreranno in vigore il 1° marzo». Soddisfazione espressa anche dai broker: «La sentenza conferma concetti fondamentali legati alla figura del broker, che ci distinguono dagli altri soggetti operanti sul mercato assicurativo», ha commentato il presidente di Aiba, Flavio Sestilli. Mentre il presidente di Sna, Claudio Demozzi, spiega che «la sentenza del Tar soddisfa, ma non in pieno, e nei prossimi giorni valuteremo se ricorrere al Consiglio di Stato», aggiungendo di auspicare che in futuro il confronto con Ivass «sia avviato in via preventiva, evitando le aule di tribunale». (riproduzione riservata)
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