Secondo il “Rapporto sull’interruzione di attività” di Global Insurance Law Connect (GILC), che fornisce informazioni su 19 Paesi in merito all’assicurazione contro l’interruzione di attività nei rispettivi mercati nazionali, dopo la pandemia e nonostante l’inflazione elevata, l’aumento del controllo sulle formulazioni e i premi più elevati, ora c’è più chiarezza sia per le imprese che per gli assicuratori su ciò che ci si può aspettare da una polizza di interruzione di attività.

L’assicurazione contro l’interruzione dell’attività è stata messa sotto i riflettori quando la pandemia ha preso piede e il mondo si è bloccato. Il rapporto evidenzia che, sebbene le imprese di tutto il mondo abbiano dovuto affrontare sfide simili, la risposta del settore assicurativo, dei governi e delle autorità di regolamentazione è stata molto diversa in ogni giurisdizione. “Tuttavia, a livello globale la domanda di interruzione di attività è aumentata, poiché le imprese si sono concentrate sulla necessità di avere il giusto tipo di copertura”, spiega Gillian Davidson, presidente del GILC e partner di Sparke Helmore.

Nonostante alcune pressioni a breve termine sui prezzi causate dall’inflazione globale, una recente ondata di casi in Asia (tra cui una potenziale nuova variante in Cina) e le continue sfide legali legate alla pandemia, le prospettive per l’assicurazione contro l’interruzione di attività come ramo sono più positive di quanto non lo siano state per alcuni anni. La pandemia ha messo al centro dell’attenzione del mercato la necessità di fare chiarezza nella stesura delle polizze e ha portato a una proliferazione di polizze covid-responsive che escludono o includono chiaramente la copertura contro la pandemia, offrendo maggiore certezza agli assicuratori di tutto il mondo e ai loro clienti.

“Di conseguenza, l’assicurazione contro l’interruzione di attività come ramo potrebbe finalmente vedere un periodo di crescita e stabilità (in particolare per quanto riguarda le aree di copertura più tradizionali come i danni alla proprietà). Tuttavia, alcuni clienti avranno ancora bisogno di una copertura contro le pandemie (soprattutto se la recente recrudescenza dei casi in Asia porterà a rinnovare le misure di Covid e a concentrarsi su tale protezione) e resta da vedere quale sarà l’appetito degli assicuratori per tale copertura e a quale costo”, conclude.