GAMA LIFE E ATHORA PRONTE A FARSI AVANTI PER IL PORTAFOGLIO VITA DA 20 MILIARDI
di Anna Messia
Sono Gama Life e Athora le società che stanno studiando con molta attenzione il dossier di vendita di Generali che coinvolge un portafoglio Vita di circa 20 miliardi. In queste settimane, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, le trattative, affidate ai consulenti di Goldman Sachs, sono andate avanti per valutare eventuali pretendenti: quelli maggiormente interessati sarebbero appunto le due società che, come noto, sono pronte a crescere in Italia. Sia Gama Life (controllata da fondo di private equity Apax) che in Italia nei mesi scorsi ha già rilevato un portafoglio di 7 miliardi di asset da Zurich e che di recente si è rafforzata con l’arrivo del top manager Raffaele Agrusti al timone, sia Athora che nella Penisola ha chiuso l’acquisizione di Amissima Vita, a fine 2022 ribattezzata Athora Italia.

Le offerte (quelle non vincolanti) sono attese per la fine di febbraio ma l’assetto dell’operazione è ancora in via di definizione perché la cessione è piuttosto articolata: la dismissione del Vita del Leone riguarderebbe per la prima volta l’Italia e verrebbero, trasferiti prodotti assicurati di diverse compagnie del gruppo di Trieste, da Cattolica -di recente entrata nel perimetro del gruppo- alla compagnia diretta Genertel. In ballo ci sarebbero anche polizze di altri Paesi, in particolare Svizzera, Francia e Germania. Lo scenario che si starebbe delineando sarebbe quello della suddivisione del portafoglio da cedere in tre tranche, con i diversi pretendenti che potranno scegliere il pacchetto di polizze su cui fare l’offerta. Gli acquirenti, quindi, potrebbero essere più di uno e non è escluso che nelle prossime settimane si possano fare avanti altri pretendenti oltre ad Athora e Gama Life. Tra i nomi citati nella partita è spuntato per esempio anche quello di Eicg e a studiare l’operazione potrebbe essere anche il fondo JcFlowers impegnato finora nell’operazione Eurovita, che potrebbe però definitivamente sfumare (si veda altro articolo in pagina).

Era stato proprio il gruppo assicurativo di Trieste a inaugurare il mercato delle cessioni di polizze Vita nel 2018, con una maxi operazione che aveva portato alla dismissione in Germania di Generali Leben, ceduta a Viridium. In quel caso l’incasso per il gruppo guidato dal ceo Philippe Donnet era stato di un miliardo, oltre al rimborso di quali 900 milioni di subordinati e il gruppo aveva dovuto farsi garante, davanti alle autorità di controllo, della futura gestione dei contratti. Il vantaggio di questo tipo di operazioni è soprattutto in termini di risparmio di capitale da accantonare e piace al mercato. Per questo gli analisti di Equita alla notizia di una possibile dismissione, circolata per la prima volta a dicembre, avevano definito la mossa «coerente con la strategia del piano» illustrato dalla società, che punta a cedere vecchi portafogli vita, caratterizzati da minimi garantiti elevati e con significativo peso sul Solvency II. (riproduzione riservata)
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