di Claudio Plazzotta
Osservo con una certa curiosità le strategie del sindaco di Milano Beppe Sala in tema di mobilità cittadina. Di sicuro l’introduzione dell’ Area C, dell’ Area B, lo stop alla circolazione di moltissime auto, le nuove piste ciclabili e l’ipotesi di limite di velocità a 30 all’ora sono tutte scelte impopolari e per questo coraggiose. Non posso prevedere se la penalizzazione delle autovetture a favore delle biciclette e dei monopattini porterà a vantaggi complessivi. Mi stupisco, tuttavia, del fatto che a Milano, ogni sera, non ci sia una strage di ciclisti: che ciò non accada è un vero miracolo, merito della buona sorte e forse anche della guida prudente dei tanto vituperati automobilisti.

Le biciclette, e spesso anche i monopattini, che circolano, infatti, sono privi di luce anteriore e posteriore. I ciclisti, alla sera quasi sempre rider per le varie app di consegna a domicilio, viaggiano veloci sulle loro due ruote a pedalata assistita, senza casco, nessuna luce di segnalazione, cambiano corsia all’improvviso, attraversano la carreggiata un po’ dove pare a loro, vanno contromano, non rispettano il semaforo rosso e, soprattutto, sono sempre al telefonino. Di giorno, ok, ci sono molte ragazze e signore in bici con le cuffie che ascoltano musica e guidano svagate sul marciapiedi. Ma questo è, diciamo così, tollerabile.

Di sera, invece, è puro terrore. Ovviamente ci sono migliaia di automobilisti e di motociclisti imprudenti. Che, tuttavia, è possibile sanzionare poiché hanno tutti una targa, un libretto di circolazione. E pure una assicurazione, nel caso provochino incidenti. I ciclisti, invece, hanno una sorta di lasciapassare di impunità poiché, privi di targa, libretto e assicurazione, non sono sanzionabili e neppure risarciscono i danni che causano. Non ho mai visto un vigile urbano multare qualcuno in bicicletta.

Se la strategia vuole essere «più bici e monopattini, meno auto», allora, forse è il caso di rendere riconoscibili tutti i veicoli a due ruote. Monitorando con più attenzione ciò che accade sulle strade alla sera, per evitare che qualcuno si faccia molto male.
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