Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Howden, maggior gruppo di brokeraggio assicurativo europeo, tra i primi al mondo, mette l’Italia nel mirino. La società con sede a Londra ha acquisito il 100% di Tower spa, società vicentina specializzata nell’intermediazione assicurativa e nella consulenza per la gestione del rischio aziendale, e ha nominato Antonio Forcellini, chief commercial officer per l’Italia.
Oggi la Consob si pronuncerà definitivamente sulla legittimità della presentazione di una lista del consiglio di amministrazione per le Generali di Trieste e, a quanto trapela, la decisione sarà salomonica: «vinca chi prenderà più voti». La Commissione non sembra affatto intenzionata a schierarsi nello scontro in atto per la gestione della prima compagnia italiana che vede contrapposto il cda e Mediobanca (17,22%) al patto che raccoglie Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e Crt, arrivati al 16,19% del capitale e contrari alla lista del consiglio e alla riconferma del group ceo, Philippe Donnet. Del resto era già stato così a dicembre, quando la Consob aveva deciso di pubblicare «un richiamo di attenzione», mettendo in pubblica consultazione un documento sulla lista del cda che favoriva il ruolo degli amministratori indipendenti; ma l’assenza di una norma primaria in materia di lista del board non assegnava alla Commissione poteri maggiori.
Il governo è pronto a iniettare 450 milioni nel serbatoio del settore automotive, anche se non subito. Le risorse non dovrebbero rientrare nel pacchetto di sostegno all’economia oggi sul tavolo del consiglio dei ministri. Il ministero dello Sviluppo economico è comunque al lavoro sul Fondo per l’incentivazione della mobilità a basse emissioni inquinati e a queste risorse si aggiungono inoltre i fondi residui relativi all’ecobonus.
La Popolare di Sondrio è pronta per valutare le opzioni strategiche che il nuovo status di società per azioni potrebbe aprire. Mercoledì 29 dicembre l’istituto valtellinese ha abbandonato la forma cooperativa proprio a pochi giorni dallo scattare del termine di legge per la trasformazione

Gli obblighi informativi sulla Crescita Sostenibile previsti del regolamento Tassonomia dell’Unione europea n. 2019/2088 potrebbero in futuro riguardare un novero di soggetti più ampio a seguito della revisione della direttiva sull’informativa non finanziaria, i cui lavori sono attualmente in corso. La proposta di modifica presentata dalla commissione europea il 21 aprile 2021 e attualmente in discussione al Consiglio e al Parlamento europeo, prevede infatti l’estensione degli obblighi di Dichiarazione di carattere Non Finanziario (DNF) a tutte le grandi società e a tutte le società quotate sui mercati regolamentati, incluse le pmi, ad esclusione delle sole micro-entità.
Via libera ai prepensionamenti con Ape sociale. L’Inps, infatti, ha riattivato online la procedura di richiesta del riconoscimento delle condizioni di accesso, dopo che la legge bilancio 2022 ne ha prorogato l’operatività al 31 dicembre 2022. Tra le novità, c’è l’ampliamento delle categorie di beneficiari (professori, sanitari, artigiani, agricoli, ecc.) e c’è l’eliminazione della condizione di un trimestre di disoccupazione per chi ha perso lavoro. È quanto si legge nel messaggio n. 274 di ieri, con cui l’Inps anticipa le novità in attesa di dettare le istruzioni in una successiva circolare.
Anche Allianz ha ottenuto la certificazione Top Employers Italia 2022, già conseguita nel 2021, che la riconosce tra le eccellenze aziendali nelle politiche, nelle strategie e nelle pratiche human resources. Stesso riconoscimento, in ambito assicurativo, è andato a Generali che ha dimostrato particolare impegno nelle categorie di people strategy.

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  • Liste Generali, il dilemma della Consob
Sul caso Generali si pronuncia oggi la Consob. La commissione, che torna a riunirsi oggi dopo aver iniziato ieri i lavori, dovrebbe approvare il «richiamo di attenzione» sulle «liste del cda», cioè la presentazione da parte del consiglio uscente di una lista di candidati per l’organo amministrativo di una società. È un richiamo generale ma che nasce da un caso concreto, il rinnovo del board Generali, per il quale si fronteggiano da un lato il consiglio uscente — sostenuto dal socio di maggioranza relativa, Mediobanca — e dall’altro un patto di consultazione stretto tra i soci privati Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e la Fondazione Crt, contrari a che sia il board uscente presenti una lista. A sollecitare la Consob a intervenire era stato proprio Caltagirone, dopo che a settembre il consiglio Generali a maggioranza ha deciso di avviare la procedura per arrivare a una «lista del cda». Caltagirone, che nel frattempo ha rastrellato azioni arrivando ora all’8%, ha chiesto alla Consob lumi sulla lista del cda: secondo indiscrezioni avrebbe sollevato dubbi anche sulla legittimità della presentazione di una lista da parte di un consiglio nonché sulla procedura da seguire, oltre che sulla legittimità del «prestito titoli» con il quale Mediobanca si è portata dal 12,8% al 17,2% dei diritti di voto. Intanto ieri De Agostini ha continuato a ridurre tramite derivati la sua quota in Generali dall’1,44% allo 0,91%: la società guidata da Lorenzo Pellicioli (consigliere Generali) voterà comunque il 29 aprile in assemblea con l’intero 1,44%.

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  • Dalle malattie alle liti familiari gli hacker rivelano i segreti dei veneti
Per la prima volta in Italia il ricatto dei criminali informatici si è trasformato nella diffusione di una massa di cartelle sanitarie, rubate dagli archivi digitali della Ulss6 Euganea di Padova e pubblicate online in uno spazio di facile accesso. Oltre settemila file: contengono informazioni delicatissime, con nomi e cognomi, indirizzi e cellulari. Diagnosi e terapie, dalle più banali ai tumori; storie di droga e alcolismo, persino violenze sessuali. C’è la denuncia nata da un Pronto soccorso: un padre aveva picchiato i due figli adolescenti, intervenuti per proteggere la madre dall’uomo. I referti raccontano i calci al torace, le ossa fratturate, la donna presa a testate dal marito ubriaco. In un altro documento viene riportata la diagnosi di una quindicenne malata di anoressia, il suo rifiuto del cibo e la necessità di camminare in continuazione. C’è il referto per sospetto maltrattamento su un bimbo di quattro anni, perché non è la prima volta che finisce in ospedale pieno di lividi. E poi il percorso di un ragazzino affetto da deficit cognitivo, la diagnosi su un neonato che non riesce a respirare, la reazione di una mamma appena maggiorenne che non vuole riconoscere la figlia: per lo psichiatra soffre di una grave depressione e le assistenti sociali prospettano un percorso in casa famiglia. E, ancora, le ecografie di una signora che è al secondo aborto, il decorso funesto di una malata di cancro al colon che non risponde alle terapie. O i dettagli della tossicodipendenza di un quarantenne entrato in ospedale per un problema al piede. I dati più sensibili su una larga fetta della popolazione della provincia di Padova, inclusi quelli di tre ospedali, sbattuti in piazza.
  • Il dossier Generali divide la Consob E Savona si difende
Sul caso Generali entra in campo, a modo suo, Paolo Savona, presidente della Consob. «Non avendo tempo per rispondere agli amici che mi manifestano solidarietà desideravo far sapere che non sono io a tenere in scacco la Consob, ma è la vecchia Consob a tenere in scacco Savona. È in corso l’eterna lotta tra la conservazione e l’innovazione su cui si va giocando il futuro dell’Italia». Letti i giornali l’economista ed ex ministro, da tre anni all’authority dei mercati, ha tuonato dal profilo personale di Twitter – da dove non “segue” nessuno e ha 323 follower – contro “la conservazione”. Tre mesi fa era toccato ai “sintomi latenti di dittatura” Destinatario di ieri il titolista del Foglio , per cui “Savona tiene in ostaggio la Consob”, o più direttamente i due commissari Giuseppe Maria Berruti e Paolo Ciocca, che hanno votato contro le sue proposte sul caso Generali. Dapprima l’idea di girare al mercato, con un “richiamo di attenzione”, i quesiti posti dai legali di Francesco Caltagirone sulla legittimità di una lista per i vertici Generali presentata dal cda uscente; sotto Natale, il rifiuto della loro istanza di accesso agli atti relativi.

  • Consob in dirittura su Generali Savona: «Sono sotto scacco»

  • Con la tedesca Koya, Luko vuole diventare un gigante europeo della neo-assicurazione
L’Insurtech Luko ha annunciato l’acquisizione della start up berlinese Coya. L’operazione consente di aumentare il portafoglio clienti a 300.000