Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Nella lista delle insurtech che hanno già aperto i cantieri per entrare in Italia figurano l’assicuratore disruptor Usa Lemonade e Tesla Insurance, lanciata da Elon Musk, già presente in Germania, pronta ad espandersi in tutta Europa. Lo stesso dicasi per l’assicurazione digitale dedicata alla salute Alan, prima in Francia nel settore. O ancora gli inglesi di Zego, start up nata nel 2016 per offrire coperture ai rider e diventata il primo unicorno assicurativo nel Regno Unito ampliando l’attività alle flotte.
Sono due le novità, finora passate sotto silenzio, che riguardano il mondo dei Pir alternativi. Ed entrambe, spiega a MF-Milano Finanza il co-responsabile dell’ufficio studi di Equita, Luigi De Bellis, contribuiranno nel 2022 ad aumentare l’universo degli investimenti, favorendo la crescita del mercato. Sulla base della circolare dell’Agenzia delle Entrate del 29 dicembre, i cosiddetti Pir alternativi potranno essere anche cointestati e avere quindi più di un titolare.
A confermare il trend in crescita anche i dati dell’ufficio studi Gabetti e Patrigest. La società di consulenza del gruppo Gabetti ha evidenziato che nei primi nove mesi del 2021 il mercato residenziale ha segnato un significativo incremento in termini di volumi, chiudendo con una variazione delle compravendite del +43,1% rispetto al 2020.
Quando la tecnologia incontra il settore assicurativo si parla di insurtech. Sta avanzando il processo di necessaria integrazione di questi nuovi servizi tecnologici dentro all’offerta delle big companies. E lo dimostra la pioggia di capitali raccolti nell’ultimo anno: secondo l’Insuretch Global Outlook 2021, gli investimenti complessivi nel settore sono arrivati a 7 miliardi di dollari. Focalizzandoci solo sugli assicuratori tradizionali scopriamo che hanno investito 1,6 miliardi di dollari in start-up per accelerare la transizione grazie all’open innovation. Per capire quanto sia veloce il trend, basti sapere che, rispetto al 2019, gli investimenti delle aziende sono aumentati del 61%.

Borsa, trading online e crypto asset riscuotono sempre più interesse da parte delle famiglie italiane la cui ricchezza finanziaria netta è aumentata del 6% nel 1°semestre dell’anno scorso, secondo i risultati del rapporto Consob 2021 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane condotto su un campione di 2.700 decisori finanziari. Tuttavia, il rapporto ha messo in luce anche che il Covid ha ridotto il reddito del 27% degli italiani, che il 39% fa fatica a far fronte alle spese fisse e il 28% non è in grado di gestire una spesa imprevista di mille euro.

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  • Operaio travolto dall’escavatore
Schiacciato dal peso di un escavatore, un macchinario utilizzato per movimentare il terreno, all’interno di un cantiere edile. Un incidente sul lavoro che è costata la vita a un operaio 50enne, brianzolo di Casatenovo (Lecco), deceduto nel pomeriggio di ieri in un cantiere a Besana Brianza, in provincia di Monza. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, gli agenti della polizia locale e il personale del 118, che hanno solo potuto constatare la morte dell’uomo. È il secondo operaio in due giorni a morire in Lombardia schiacciato da un escavatore in un cantiere stra-dale. Lunedì, infatti, Luigi Rinaldi, 63 anni, residente in provincia di Bergamo, è deceduto dopo essere stato travolto e schiacciato dalla benna che si era sganciata da un escavatore in un cantiere a Novate Milanese.
  • Vetture ibride ed elettriche, il mercato 2022 frenato dall’incertezza sugli incentivi
Il mercato delle auto Bev (elettriche al 100%) ha registrato, in Italia, nel 2021, 67.500 unità ( quota di mercato 4,6%), mentre sono state 69mila (quota di mercato 4,7%) le immatricolazioni di vetture Phev ( ibride, dotate di due motori, uno elettrico ed uno termico). Numeri che appaiono positivi e che sono il risultato degli incentivi messi in atto lo scorso anno dal Governo. Ma la loro cancellazione dalla legge di Bilancio 2022, approvata nei giorni scorsi, oltre a provocare lo sconcerto da parte di tutte le associazioni, a partire dall’Anfia e dall’Unrae, è causa di uno stato di profonda incertezza sia degli operatori che dei clienti. Le aziende automobilistiche e l’indotto vivono di programmazione. Variazioni così drastiche ed improvvise possono avere effetti disastrosi sull’occupazione. Quasi tutti gli Stati membri dell’Unione europea (ad oggi sono 17) offrono, attualmente, forme di sostegno per favorire la transizione energetica. Gli incentivi, anche di natura fiscale, legati all’acquisizione e alla proprietà dei veicoli, in particolare se riguardano le aziende, oltre ai bonus per i compratori, invitano ad acquistare vetture 100% elettriche o elettrificate, contribuendo al ricambio di parchi circolanti obsoleti. L’Italia ha ancora per le strade circa 13 milioni di veicoli non a norma con le misure previste, il 60% con più di 10 anni.

  • Previdenza integrativa per tutti e 195 euro
I 50mila lavoratori del settore elettrico chiedono un aumento economico complessivo di 195 euro per il triennio 2022-2024. Lo si legge nella piattaforma approvata dai sindacati che li rappresentano, ossia Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil che avvieranno a breve il negoziato con Elettricità Futura, Utilitalia, Energia Libera, Gse, Enel, Sogin, Terna.
  • Gli assicurativi partono con una richiesta di aumento del 10%
  • Stretta sul documento per rendere più facili gli investimenti retail

  • I rendimenti dell’assicurazione vita intrappolati tra bassi tassi e inflazione
Diversi assicuratori hanno annunciato un calo dei rendimenti 2021 delle loro polizze vita con garanzia di capitale. In un momento di ripresa e ritorno dell’inflazione molti sperano che il punto più basso sia stato raggiunto

Handelsblatt

 

  • Huk-Coburg soffre per il calo dei prezzi
Il più grande assicuratore d’auto tedesco, Huk-Coburg, non ha guadagnato praticamente nessun cliente nella stagione dei cambi di fine anno. “Questo non è successo molto spesso nella storia di Huk-Coburg”, ha detto il portavoce del consiglio di amministrazione Klaus-Jürgen Heitmann al “Börsen-Zeitung”. Una ragione di questo, ha detto, è che quasi nessun assicuratore ha aumentato i suoi prezzi.