I premi del lavoro diretto italiano nel ramo infortuni, raccolti nel 2020 dalle 63 imprese vigilate che hanno esercitato il ramo, sono pari a 3.173 milioni di euro, in calo del -2,1% rispetto al 2019. 

I premi del ramo rappresentano nel 2020 il 9,5% del totale dei premi dei rami danni, quota inalterata rispetto all’anno precedente, ma in lieve crescita dal 2015 (9,3%).

Il premio medio pagato per unità di rischio assicurata, al netto degli oneri fiscali e parafiscali, risulta pari a 55,8 euro, in riduzione – a prezzi 2020 – sia rispetto ai 58,9 euro
dell’anno precedente che ai 60,4 euro del 2015. La componente di premio puro ammonta a 22 euro.

infortuni

I costi di gestione del ramo infortuni

L’expense ratio è pari al 36,9% dei premi e riprende a salire di due decimi di punto rispetto al 2019, dopo la flessione di 6 decimi di punto dell’anno precedente, a causa della crescita delle provvigioni e delle altre spese di acquisizione e nonostante il calo delle altre spese di amministrazione. Rispetto al 2015, inizio del periodo considerato, l’expense ratio sale di due punti dal 34,9% al 36,9%.
Le provvigioni totali rappresentano il 25,3% dei premi (con un aumento di due decimi di punto rispetto al 2019 e di oltre un punto rispetto al 24,2% nel 2015), mentre le
altre spese di amministrazione si attestano al 6,2% dei premi raccolti (sostanzialmente stabili rispetto al 6,3% del 2019, ma in crescita di sei decimi di punto rispetto al 5,6% del 2015). Le altre spese di acquisizione si attestano al 5,5% dei premi, in crescita rispetto al 2019 (5,3%) e rispetto al 2015 (5,1%).

Andamento dei sinistri

Sono stati denunciati 253.567 sinistri con seguito accaduti nell’anno, drasticamente inferiori, del -26%, rispetto all’anno precedente. La forte riduzione annua è attribuibile al rallentamento dell’attività economica causato dal lockdown.

Alla diminuzione della sinistrosità si è aggiunto l’aumento delle unità di rischio assicurate (pari a 56.851.769, +4% rispetto al 2019) a determinare la flessione della frequenza sinistri (pari allo 0,45%, Sinistri in calo (-26%) nel 2020, anno di forte rallentamento dell’attività economica contro lo 0,62% del 2019).

La velocità di liquidazione dei sinistri

Numero dei sinistri pagati. La velocità di liquidazione dei sinistri accaduti (compresa la stima IBNR), ammonta al 35,7%, in calo rispetto al 2019, quando il 37%.
Importi pagati. In termini di importi pagati, lo stesso indicatore ammonta al 24,1%, in leggero calo rispetto al 2019 (24,8%).
La velocità di liquidazione degli importi entro l’anno successivo a quello di generazione segnala che il 71% degli importi per i sinistri accaduti nel 2019 risultavano liquidati entro il 2020, anch’essi in calo rispetto all’anno precedente (72,4%).

Il costo medio dei sinistri

Sinistri denunciati nell’anno di accadimento. Il costo medio dei sinistri indennizzati nello stesso anno di accadimento è di 3.319 euro, con un forte incremento, a prezzi 2020, rispetto all’anno precedente (+20,8%) e al 2015 (+31,4%).

L’ammontare medio accantonato a riserva, in previsione di esborsi futuri, è pari a 5.816 euro per la generazione di sinistri del 2020, con un incremento del 18,8% rispetto
al 2019 (+26,2% rispetto al 2015). Ne deriva quindi un costo medio complessivo di 4.924 euro (+20,1% rispetto all’anno precedente).
Il prodotto tra quest’ultimo valore e la frequenza sinistri dà il premio di puro rischio, pari a 22 euro. In termini reali, l’indicatore è in calo rispetto al 2019 (-14,1%) e al 2015 (-24,7%).

Risultato del conto tecnico e profittabilità attesa per polizza

Risultato del conto tecnico
Il risultato del conto tecnico al netto della riassicurazione ammonta a 785 milioni di euro (24,6% dei premi di competenza) raggiungendo, con un aumento del +16,3% rispetto al
2019, il valore massimo dal 2015. La causa principale della crescita è la riduzione degli oneri per sinistri (-134 milioni), a cui si aggiungono il calo delle spese di gestione (-18 milioni) e l’incremento dei premi di competenza (+23 milioni), che hanno compensato il dimezzamento dei proventi da investimenti (–39 milioni) e il peggior risultato delle
cessioni in riassicurazione e delle altre partite tecniche (-17 milioni).
Il risultato tecnico per unità di rischio è pari a 13,8 euro, in aumento di 1,5 euro rispetto al 2019 e di 0,2 euro rispetto al 2015.

Profittabilità attesa per polizza
Il premio medio pagato per singola unità di rischio assicurata nell’anno è pari a 55,8 euro.

Le spese unitarie di gestione ammontano a 20,6 euro. Si ottiene un margine tecnico atteso per polizza, al netto della quota dell’utile degli investimenti trasferita dal conto non tecnico, di 13,2 euro. Il valore è in aumento di 1,5 euro sul 2019 ed è sempre positivo nel periodo considerato, con massimo di 14 euro nel 2017.
L’incremento del margine unitario nel 2020 è attribuibile alla flessione del premio puro (-3,6 euro) e, in minor misura, a quella delle spese unitarie di gestione (-1 euro), che
compensano la riduzione di 3,1 euro del premio medio.

Fonte: IVASS